di Loris Del Frate
L’Ente guidato da De Anna aveva distribuito una somma superiore ai 177mila euro stabiliti dalla Corte dei conti
PORDENONE (15 marzo) – Euro più, euro meno, dovranno restituire circa 400 mila euro. Una bella cifra visto che a testa sono, più o meno, 35 mila euro. Per la verità il procedimento rischia di essere lungo, ma quasi tutti gli attuali dirigenti della Provincia e almeno tre di quelli che sono già andati in pensione, si vedranno recapitare a casa una richiesta formale per la restituzione di soldi che hanno già incassato.
È stata la giunta provinciale in una delle ultime sedute a votare in fase di autotutela la richiesta di restituzione delle somme. Un atto che doveva essere portato avanti per evitare la prescrizione decennale e quindi un danno all’Ente. In quel caso, infatti, la Corte dei Conti avrebbe potuto aprire un procedimento nei confronti degli amministratori. Ora, invece, a finire sulla graticola sono i dirigenti.
La vicenda è complessa da un punto di vista amministrativo e tra l’altro anche vecchia perchè i soldi per i quali è stata chiesta la restituzione sono stati incassati dai dirigenti negli anni che vanno dal 1999 al 2001, quando presidente dell’Ente era Elio De Anna. Non solo. I soldi che la Corte dei Conti ritiene ingiustamente incassati riguardano il fondo per le indennità: la retribuzione di posizione (è una delle voci tra l’altro sostanziose da un punto di vista economico che compongono la busta paga dei dirigenti) e soprattutto il premio di risultato.
Per capire la vicenda c’è da fare un passo indietro. Secondo la Corte dei Conti il fondo in questione doveva essere di 177mila euro. In realtà l’amministrazione provinciale decise di accantonare (e conseguentemente di versare ai dirigenti) una cifra ben più elevata. Si parla di quasi 150 mila euro in più per ogni anno contestato. Complessivamente, dunque, per i tre anni in questione si tratta di circa 400 mila euro che suddivisi per il numero dei dirigenti che li hanno incassati fanno più o meno 35 mila euro a testa. Con la delibera approvata in giunta l’esecutivo ha autorizzato la procedura di restituzione demandando gli adempimenti conseguenti a Rodolfo Schober, responsabile del Servizio gestione del personale. In ogni caso i dirigenti hanno la possibilità di presentare ricorso contro la richiesta e di entrare anche nel merito delle contestazioni elevate dalla Corte dei Conti. Si aprirà, dunque, un contenzioso che rischia di essere lungo e complesso con l’Ente Provincia che si contrappone ai suoi dirigenti.
Mi chiedo se non sarebbe più giusto obbligare i politici, che ne approvarono l’erogazione, a restituire l’ingente somma (dei cittadini).