Roma, 28 apr. (Adnkronos) – “Esprimo la più convinta solidarietà a Gianfranco Fini per gli attacchi personali che quest’oggi il Giornale gli ha mosso. La critica politica, anche più severa non può trascendere in aggressioni ai familiari e su vicende che nulla hanno a che fare con la politica.”
Di Pietro? Bersani? Bocchino? Perina? Macchè!!
Il Giornale sta cominciando ad imparare dai cattocomunisti, evidentemente…….
Il tuo vocabolario è decisamente limitato, direi di aggiornarti un po’ 😉
Non è certo il mio vocabolario ad essere limitato, ma il modo di fare politica d’oggi, ad ogni livello: si preferisce attaccare l’avversario sul personale, piuttosto che parlare di problematiche concrete.
Dai Luca, hai capito a cosa mi riferisco
Il Giornale e la Destra in genere hanno SEMPRE utilizzato l’attacco personale al posto della doverosa critica politica. Un esempio per tutti, la campagna di stampa del Giornale e di Libero sull’affare Telecom e sulla commissione Mitrokyn. Per circa due anni hanno infangato alcuni politici di sinistra prendendo per buone le BUFALE di Igor Marini (noto truffatore) e di altri squallidi personaggi dei servizi e servizietti deviati. In tante altre occasioni hanno pubblicato foto, nomi e indirizzi dei deputati e senatori che avevano votato qualcosa che la destra non gradiva…Fassino crocifisso per una telefonata, intercettata, con Consorte (senza alcuna rilevanza penale), mentre la destra e la lega riceveva prebende dalla banda Fiorani e company (salvataggio della FALLITA banca leghista) e finanziamenti illeciti (mazzette) ad alcuni dirigenti leghisti….devo continuare? Inoltre mi preme una considerazione: è stata proprio la stampa di “sinistra”, come Repubblica, l’Unità e l’Espresso, a permettere, con le loro inchieste, l’apertura di indagini della magistratura sulle malefatte di qualche politico di sinistra. A destra, invece, in casi analoghi ed opposti, scatta la “copertura” a tutti i costi (magistratura rossa, ad orologeria, accanimento). Un esempio? Il caso Scajola!
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Caro Sorrentino (che saluto, ricordandola quale mio supplente d’italiano alle scuole medie),
vorrei ricordare che i cattocomunisti (che mi rifiuto di definire “di sinistra” per rispetto alla grande tradizione della sinistra risorgimentale di matrice repubblicana, radicale, socialista e liberale, alla quale mi rifaccio in toto) non hanno mai lesinato insulti edi invettive anche a livello personale a gran parte degli esponenti della migliore tradizione di governo della Prima Repubblica (l’unico, l’autentico Centro-Sinistra).
Vorrei altresì ricordare che Pier Paolo Pasolini fu peraltro oggetto dell’accusa di pederastia (così, arcaicamente, si definivano gli omosessuali ritenuti “pedofili), da parte di militanti del Partito Comunista friulano.
Sul caso Telecom, rimando alla documentazione raccolta dall’ottimo Davide Giacalone.
Sulla Commissione Mitrokin (stoppata da Berlusconi, visti i suoi “rapporti pericolosi”, amati però da D’Alema), all’ottimo lavoro dell’On. Paolo Guzzanti (si veda anche “Il mio agente Sasha”, Aliberti Editore).