Ordine del giorno sul federalismo fiscale e ICI

Il Consiglio Comunale di Cordenons

In occasione dell’approvazione del consuntivo 2009

Preso atto

– che il percorso parlamentare della delega presentata dal ministro Calderoli per la riforma federale del sistema fiscale italiano dovrebbe essere (!) ai nastri di partenza;

– che l’importanza di questo passaggio è indiscutibile in quanto:

1) la delega prevede profondi cambiamenti che riguardano sia il prelievo tributario sia la distribuzione delle risorse sull’intero territorio nazionale;

2) dall’assetto che verrà definito con le norme delegate dipenderanno non soltanto gli equilibri di finanza pubblica, ma anche il livello e la qualità dei servizi erogati ai cittadini, nonché l’efficienza delle più diffuse ramificazioni della pubblica amministrazione;

3) Si tratta di un intervento di grande complessità che deve completare la riforma del Titolo V della Costituzione varata nel 2001 e la cui necessità e urgenza è da anni asserita da numerose componenti della politica nazionale, in particolare la Lega Nord, anche se non sempre è parso che gli assertori avessero piena consapevolezza delle molte implicazioni di cui è indispensabile tener conto;

– che la Lega Nord è al governo nazionale da quasi 8 anni senza aver prodotto alcuna riforma federalista dello Stato, nonostante abbia fondato su di essa gran parte delle sue fortune elettorali al Nord;

– che Berlusconi sceso in campo nel 1994 governa questo Paese da circa 8 anni senza aver mai concretizzato alcunché in materia di federalismo ben sapendo che all’interno del PdL ci sono forze che il federalismo non lo vogliono per non perdere consensi elettorali al Sud;

– che l’abolizione dell’ICI sull’abitazione principale e relative pertinenze (che rappresentava l’unica vera forma di autonomia impositiva per i Comuni e quindi un primo passo verso il federalismo fiscale) si è rivelato solo uno spot elettorale sbandierato all’indomani delle elezioni politiche e buono per il Centrodestra e dannoso per le finanze degli Enti Locali, tanto più per i cittadini del Friuli-Venezia Giulia la cui regione finirà per perdere non solo la caratteristica di Regione Autonoma, ma anche la sua specialità (con grave nocumento per i cittadini friulani);

– che cospicui crediti arretrati dell’ICI prima casa riguardanti il 2008 e il 2009 non sono stati ancora trasferiti dal Governo Berlusconi al Comune di Cordenons che pertanto non può contare su risorse di cui necessita per garantire servizi e diritti di tutti cittadini cordenonesi;

– che l’ICI che dovrà essere in futuro versata all’ente comunale non terrà conto, secondo la legislazione vigente, degli adeguamenti legati alle nuove ‘prime case’ per il fatto che il governo non ha previsto ulteriori certificazioni comunali successive a quella del 2009 frustrando così ulteriormente le amministrazioni locali le quali, oltre a non ricevere più direttamente (e federalisticamente) l’imposta, se la vedono finanche ridotta ad una sorta di concessione, predeterminata, da parte dell’ente sovraordinato che nel frattempo continua a “vendere” agli italiani la storia della cancellazione dell’ICI (che peraltro deriva comunque dalla tassazione di tutti i contribuenti);

– che oltre 450 sindaci dei comuni lombardi di tutti i colori politici sotto il segno dell’ANCI hanno recentemente manifestato a Milano per reclamare più autonomia e risorse sufficienti a garantire ai propri cittadini opere e servizi necessari.

Ciò premesso

Il Consiglio Comunale

Auspica

Che il federalismo fiscale nella sua forma consapevole e solidale venga attuato quanto prima

c h i e d e

Al Presidente della Regione Friuli- Venezia Giulia Tondo come intenderà coniugare il federalismo fiscale con l’autonomia e la specialità del Friuli-Venezia Giulia;

c h i e d e

all’On. Bossi di dire la verità agli italiani e cioè, in particolare, di spiegare come mai dopo tanti anni di governo tale riforma a tutt’oggi non è stata attuata;

c h i e d e

al Capo del Governo e al ministro dell’Economia di provvedere a rimborsare il Comune di Cordenons e similmente gli altri Enti Locali che giustamente reclamano il dovuto degli arretrati ICI prima casa, nonché di consentire loro -anche per il corrente anno 2010- di inviare al Governo l’aggiornamento degli accertamenti relativi alle prime case affinché i trasferimenti da erogare ai Comuni siano congrui allo stato reale delle cose.

Copia di tale ordine del giorno venga inviata al Ministro Bossi, al Presidente Tondo, al ministro Tremonti e al Presidente del Consiglio dei ministri Berlusconi.

Scarica l’Ordine del giorno sul federalismo fiscale e ICI

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