Torna la normalità nel paese della Regina: “After weeks of opinion polls predicting a hung parliament due to the surge in support for Nick Clegg, the Tories are up two points to 38 per cent, ahead of Labour on 28 per cent, with the Liberal Democrats trailing on 25 per cent. Both Labour and the Lib Dems have slipped one point since last Wednesday”.
Gli ultimi sondaggi danno quasi per scontata una vittoria di larga misura per i conservatori, tanto che Cameron probabilmente potrà formare il suo governo senza il fiato sul collo di Brown ne’ del lib-dem Clegg sceso nei sondaggi al terzo posto col 25 per cento. Dai sondaggi di ComRes di questa settimana, se alle elezioni di giovedì prossimo le cose non cambieranno sostanzialmente (in realtà si dovrà arrivare al 39-40%), i conservatori avranno la maggioranza assoluta con 315 seggi, contro i 236 dei Labour e i 69 dei Lib-Dem.
Anche se i dati riportano tutto nella normalità, il 25% dei Liberal-Democratici è un risultato notevolissimo molto più del dato iniziale prima che i tre interventi in tv gli dessero parecchia visibilità, tanto che in pochi giorni la notorietà di Nick Clegg salì al 61 per cento e quella del suo partito al 35. Nell’ultimo dibattito i Lib-Dem sono calati come da copione: Clegg si è dimostrato troppo populista sull’immigrazione e quasi tutti i media hanno scritto che la scarsa esperienza di Super-Nick ha fatto da contrappeso tra le cose solo dette e le cose da fare. Nemmeno Brown è riuscito a risollevare le sorti dei Labour in un contesto economico dichiaratamente sua materia principale. La serata di giovedì scorso è andata appannaggio di un David Cameron che non ha detto nulla di trascendentale, ma dei tre è stato sicuramente il più credibile.
Ultima considerazione interessante che farà certamente pendere la bilancia da un lato o dall’altro. Negli ultimi giorni i media inglesi hanno espresso il loro importante giudizio: prima l’endorsement del Sun che molla i laburisti a favore dei Tories, successivamente il pregiudizio liberale dell’Economist per Cameron, poco dopo l’endorsement del Guardian nei confronti di Clegg, venerdì Cameron la spara grossa su un contratto con gli inglesi in pieno Berlusconi style, e ieri Brown intervistato dall’Observer non ci fa una bella figura accusando Clegg di essere solo un “presentatore di un quiz televisivo”. Insomma, altro che sobrietà britannica…