Succede in Piemonte con la giunta regionale leghista. Anche per questo sabato 12 giugno manifestiamo a favore della scuola, perché secondo l’art. 34 della Costituzione “La scuola è aperta a tutti, obbligatoria e gratuita”. Se si inizia a discriminare gli insegnanti, i prossimi saranno necessariamente i bambini che vanno a scuola. E non vogliamo mica chiamarli ariani, vero?
😀 😀 dai, questa è troppo esagerata! la tua, eh!
ché, “La scuola è aperta a tutti, obbligatoria e gratuita”, è vero.
sulla carta e riferito solo all’accesso alla struttura ché, per il resto, tanto gratuita non è mai stata e le spese accessorie spesso non son tanto inferiori a quelle – decantate e ovviate almeno nell’obbligatorietà – dei libri di testo.
e questa è già una discriminazione in atto da sempre.
un’altra discriminazione – nei riguardi di singole classi rispetto ad altre – è quell’improvviso “esaurimento da nostalgia di casa” (o di spleen insofferente alla nebbia locale, per esempio) che coglie tanti “trapiantati per concorso” che poi vanno a riprendersi nei luoghi natii, lasciando le classi loro affidate in balia delle supplenze.
perché anche questo “succede”. e al di là dell’obbligo previsto nei contratti (non solo dello stato) di assumere la residenza nel luogo di lavoro.