La video-lettera di Nichi Vendola a Berlusconi

Non sono uno di quei profondi estimatori del presidente pugliese solo perché ha aperto le fabbriche in quasi tutto il paese o perché dice “cose di sinistra”.

Per natura sono pragmatico e preferisco essere estimatore di tutti coloro che cercano, spesso riuscendoci, di portare un po’ di aria nuova in questa Italia martoriata dallo squallore berlusconiano. Per questo mi è piaciuta la video-lettera di Vendola al Presidente del Consiglio che riporto fedelmente in video e nel testo.

Caro Presidente Berlusconi,
il tempo delle barzellette è finito. Non perché noi di sinistra non sappiamo ridere, ma perché il tuo umorismo, il tuo avanspettacolo permanente, il tuo teatro della virilità, mettono tristezza, sembrano i titoli di coda di un film finito male, vengono percepiti come comportamenti insieme smodati e patetici. Le tue barzellette non possono far ridere un Paese che è stremato, impoverito, spaventato, precarizzato, abbandonato. Ed è imbarazzante il fatto che la contesa politica debba avere per oggetto ninfe, escort, festini a luci rosse, non perché noi stiamo violando il tuo diritto alla privacy ma perché tu da troppo tempo stai violando i limiti che la legge e il buon senso impongono a chi ricopre ruoli pubblici di primo piano.
Io non ho mai avuto una avversione preconcetta nei confronti della tua persona e ho cercato di avere con te rapporti di correttezza istituzionale e di cordialità umana. Ma è diventato di giorno in giorno più insopportabile lo stile con cui hai condito i tuoi mille monologhi con battute sessiste, con riferimenti umilianti ai corpi di donna considerati alla stregua di prede per le tue interminabili stagioni di caccia, con storielle che grondano antisemitismo, ora persino con battute omofobe. Ma nessuno ha messo in discussione il tuo orientamento sessuale: piuttosto sono gli abusi di potere, le menzogne, la richiesta di impunità, persino la tua ricattabilità, ecco questi sono i temi a cui non dai mai risposta.
Caro Berlusconi, le battute, soprattutto quelle volgari, possono ferire. Eppure dovresti saperlo: quella che tu spacci per galanteria spesso si rivela come molestia, le barzellette razziste sono una minuscola enciclopedia dell’imbecillità. E in quanto ai gay, se un tuo figlio, un tuo amico, un tuo ministro lo fosse e non avesse il coraggio di confessartelo pensa a quanta gratuita sofferenza gli staresti infliggendo. Tu sei l’uomo più potente d’Italia, dovresti persino sentire l’assillo e l’onere di essere un esempio per il nostro popolo, una guida politica e morale. Hai scelto invece di vestire i panni di un Sultano d’Occidente. Ora che il tuo regno smotta paurosamente nel fango e nell’immondizia, ora che molti tuoi generali e caporali cercano di negoziare la propria personale salvezza, sarebbe bello da parte tua un’uscita di scena  all’insegna del decoro. Il nostro popolo ha bisogno di pulizia, di verità, di sobrietà, di libertà, di serenità.
Signor Presidente del Consiglio,
le ragazze e i ragazzi nel nostro Paese non vogliono fuggire né prostituirsi, vogliono una finestra aperta sul proprio futuro. Le tue dimissioni possono dare coraggio all’Italia migliore.

Cordialmente, tuo Nichi Vendola

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7 pensieri su “La video-lettera di Nichi Vendola a Berlusconi

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  2. dan

    Che codazzo di paglia hanno questi GAY, mammma mia che suscettibili.
    Il cattolico Vendola dovrebbe sapere che essere gay per la Chiesa che tanto ama, è considerato pubblico peccatore, colui che và contro il creato ed una volontà divina.
    L’amore dei gay non dà frutto, è un amare fine a se stesso.
    Nondifendo Berluscono, ma anche certa arroganza Gay, mettiamola nello scantinato.
    E se in un ipotetico gioco della torre mi trovassi con Ruby e Vendola, non me ne voglia, ma caro Niki ti butto giú senza pensarci troppo.

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    1. Giacomo Lagona

      Facciamo al contrario: se la lettera l’avesse pubblicata un etero per parlare di omosessualità, tu cosa avresti risposto? Caro Dan qui non si mette in discussione cosa TU preferisci, ma come ci si comporta in una società civile.
      Quando scrivi che “l’amore dei gay non dà frutto” dici una cosa tanto stupida quanto ridicola: come la metti con tutte quelle coppie etero che non possono avere figli, anche quello è “amore che non dà frutto”? L’amore è un sentimento universale, tanto quanto tra un uomo e una donna che tra una coppia dello stesso sesso. Quando si arriverà a capire questo, probabilmente saremo pronti per diventare una società più civile. Per il momento, per colpa di gente che la pensa come Berlusconi – ma anche come te, l’Italia per diritti civili è agli ultimi posti del range insieme a Iran, Libia, Mauritania, Arabia Saudita, Sudan, Yemen…

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  3. Luca Bagatin

    Vendola pensa di essere nuovo quando invece non lo è.
    Il giornalista Gianni Lannes ha fatto parecchie inchieste sul malaffare in Puglia e ne ha ricevuto, proprio da Vendola, risposte piccate.
    Gianni Lannes, anche a causa di queste inchieste, è oggi sotto scorta.
    Quanti scheletri nell’armadio nasconde Nichi Vendola ?
    Personalmente lo preferivo quando cantava, con la Guzzanti e Riondino, nella Riserva Indiana.

    PS: mi chiedo che frutto diano le parole (vane) del commentatore “dan” qui sopra. E’ un quesito, non certo una mera invettiva, ci tengo a dirlo.

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