La destra contro la variante

A volte le forze di minoranza in comune a Cordenons prenderli sul serio è molto difficile. Questa volta De Anna, Grizzo e Endrigo hanno inserito nell’OdG di giovedì sera una mozione paradossale: dicono che la variante adottata a luglio dovrebbe essere puntuale e non generale, e per questo imputano a Mucignat di non essersi astenuto al momento del voto. Non hanno certezze, e lo premettono chiaramente nel loro testo, ma intanto la buttano lì casomai qualcuno possa prenderla sul serio.

Capitano ovunque discordanze evidenti tra l’operato di maggioranza e le opposizioni. Ma quando la minoranza è certa che chi governa ha sbagliato con una delibera fuori norma, è tenuta a fare un esposto in Procura o addirittura fare ricorso anche al TAR per legittimare le proprie interpellanze. Ebbene, i capigruppo di Pdl Lega e Udc non si sono nemmeno presi la briga di fare il primo semplice passo per farsi riconoscere il loro lavoro: l’esposto in Procura. Perché? Ma perché sanno di aver torto marcio!

Ora: la variante è generale e non puntuale anche perché la stessa Regione – diretta da un’amministrazione di centro-destra, come ricordano gli amici cordenonesi – ha dato parere positivo nel momento in cui abbiamo trasmesso una cartografia dell’intero PRGC completamente rifatta; inoltre la variante è stata redatta dall’urbanista a partire dalle linee di indirizzo approvate anche dal centro-destra comunale; altresì le linee sono generali e non limitate alle singole richieste dei cittadini accumulatesi negli anni, in quel caso sì che sarebbero state motivo di disputa. Ma dato che la Commissione Urbanistica ha redatto un documento perfettamente in regola con i princìpi generali, ecco che la destra salta lo steccato adducendo scuse assolutamente inopportune e illogiche.

Il dubbio nasce spontaneo: non è che il loro intento è di distogliere l’attenzione pubblica dalle spaccature insanabili che stanno dilaniando il centrodestra cordenonese?

E’ lecito pensarlo perché l’annunciata candidatura del vecchio Del Pup alle elezioni di primavera, dovrebbe essere il senso della misura in cui si trova l’opposizione cordenonese. Inoltre, il vecchio amico Del Pup, dovrebbe avere il buon gusto di misurare le parole perché è stato proprio la sua giunta a lasciare il comune con il più grande debito pubblico che la storia di Cordenons ricordi (24 MILIONI DI EURO). Per cui l’ex primo cittadino di Cordenons, prima di accusare infondatamente, si ricordi i suoi bei fasti passati, e dopo, solo dopo, si potrà permettere di criticare un’amministrazione che è palesemente colpevole di aver svolto ottimamente i suoi compiti. Al contrario di una vecchia amministrazione di destra incapace persino di fare squadra al suo interno.

Quindi, cari amici Democratici, vi invitiamo a presenziare in massa al consiglio comunale di giovedì sera alle ore 20,00 per far capire alla destra che lavorare per la collettività è esattamente quello che sta facendo da quattro anni la giunta Mucignat.

PARTECIPIAMO TUTTI!!!

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4 pensieri su “La destra contro la variante

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  2. il verde della tua città

    Bene bel piano regolatore del cavolo,
    si promette tento verde e poi si prevede la completa urbanizzazione di tutta la zona sud del paese..
    complimenti!

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  3. gianni ghiani

    Provo a spiegare da consigliere comunale oltre che, politicamente, da segretario di circolo:

    1. La Variante 30 restringe di oltre 2000 abitanti la capacità abitativa che prevedeva il Piano Regolatore previgente approvato nel 1999 dall’Amministrazione Del Pup (da 24.500 a 22.500 circa)
    2. La Variante 30 incentiva la riqualificazione della zona detta tecnicamente di “antico impianto” (centro storico) in modo tale da utilizzare meno suolo possibile per il nuovo costruito che comunque -ovviamente- sarà possibile ancora fare nelle zone deputate e ben perimetrate;
    3. La Variante 30 punta, attraverso un sistema di premialità (perequazioni e ) alla acquisizione pubblica di aree verdi lungo il fiume Noncelllo in modo da realizzare un polmone verde ciclopedonabile che vada dalla zone delle Risorgive e dei Magredi (oggetto a loro volta di riqualificazione attraverso il progetto dell’Ecomuseo del territorio)fino ai confini con Pordenone.
    4. Siccome la forte espansione residenziale prodotta duramte i 9 anni di Del Pup (oltre 2000 abitanti in più) non è stata accompagnata dalla realizzazione di nuovi servizi che bisogna fare (quindi più investimenti), siccome l’espansione abitativa ha aumentato i costi fissi comunali (uscite correnti) per la manutenzione dell’accresciuto chilometraggio delle strade asfaltate, dell’illuminazione pubblica delle fognature, ecc, ecc, siccome non si può spremere il cittadino aumentando la tassazione pro-capite (specialmente quelli a basso reddito) per coprire tali costi allora non resta che puntare su una crescita delle attività economico-produttive della città (commercio, artigianato, terziario, piccola e media industria di produzione e trasformazione).
    Le aree individuate lungo la via Foenis per l’espansione commerciale-produttiva (e in minima parte residenziale) sono quindi una necessità logica e pratica.

    Spero di aver risposto in modo sufficientemente chiaro all’obiezione.

    Rispondi
  4. gianni ghiani

    Ovviamente l’espansione produttiva produce per il Comune più entrate (ICI, TARSU, Bucalossi, ecc) che servono come il pane per tutte le necessità sopraesposte.

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