Centrosinistra avanti. Tsunami per il centrodestra

I risultati delle elezioni amministrative hanno evidenziato un netto rafforzamento del Pd e del centrosinistra in numerose città italiane. Mentre Grillo avanza, nel centrodestra c’è stato un vero e proprio tzunami.

«Il Pd e il centrosinistra escono nettamente rafforzati da queste elezioni, la destra ha subito uno tsunami, Grillo avanza. Non si può dire che abbiamo perso tutti. Affrontiamo i ballottaggi con grandissima fiducia, con la consapevolezza che col centrosinistra avremo la grande responsabilità di governare nella maggior parte delle città», ha detto ieri Pier Luigi Bersani in conferenza stampa.

Nei 26 comuni capoluogo al voto, da 18 per il centrodestra a 8 del centrosinistra, il dato è stato completamente ribaltato. Il centrosinistra e il PD sono avanti in 18 comuni e il centrodestra nei restanti 8.

Pier Luigi Bersani durante la conferenza stampa ha fatto una prima analisi del voto: «Da queste elezioni vengono fuori elementi di disagio e frammentazione, ma anche un sostegno a proposte nuove di governo. Siamo pronti per i ballottaggi del 20 e 21 maggio e li affronteremo con grande fiducia e consapevolezza di essere la forza che avrà la più grande responsabilità di governo nelle città».

Bersani ha parlato anche del rapporto con il governo: «I nostri elettori hanno compreso la scelta di sostenere Monti. La lealtà del Pd non viene meno, ma il governo deve ascoltarci un pò di più. Noi interpretiamo il voto come uno stimolo per rafforzare la nostra posizione magari sottolineando che l’azione di governo va rivolta alla situazione sociale».

Non esiste nessun indistinto dove tutti hanno perso. Per favore no. Se le elezioni ci danno un risultato così tutte le volte saremmo sempre a fare festa. Nei 26 comuni capoluogo al voto, da 18 per il centrodestra a 8 del centrosinistra, il dato è completamente ribaltato. Il centrosinistra e il PD sono avanti in 17 comuni (18 se si include Palermo) e il centrodestra nei restanti 8 comuni. E non parliamo dei dati relativi ai comuni sopra i 15mila che sono clamorosi.

Vediamo benissimo elementi di disagio e frammentazione che vengono fuori da queste elezioni ma vediamo che c’è anche un presidio e un sostegno a proposte nuove di governo. Siamo pronti per i ballottaggi e li affrontiamo con grande fiducia e consapevolezza di essere la forza che avrà la più grande responsabilità di governo nelle città.

Dati alla mano, sentiamo di essere stati compresi sia per i risultati dei candidati, sia per il risultato del PD. Questi risultati rappresentano un ulteriore stimolo per rafforzare la nostra posizione.

Non si può dire che tutti hanno perso. Se tutti perdono non c’è la strada per il paese. Qui la strada c’è.
Se tutti avessero perso, non so se il giorno dopo potremo avere il governo Monti. Ma non è così. E per quanto ci riguarda, il governo ha solo da ascoltarci un po’ di più. La nostra lealtà non viene meno, ma bisogna che ci ascoltino un po’ di piu’. Se lo avessero fatto, il bilancio sarebbe migliore.

I nostri elettori hanno compreso la scelta di sostenere il governo Monti e quindi noi interpretiamo il voto come uno stimolo per rafforzare la nostra posizione magari sottolineando che l’azione di governo va rivolta alla situazione sociale. Ma la questione degli esodati per noi è irrinunciabile. E va risolta

La situazione che si è manifestata con il voto alle amministrative, da’ ragione a chi da tempo, come noi, sostiene il doppio turno di collegio. Spero che il Pdl rifletta su questo punto.

Alfano molto correttamente ha sottolineato la sconfitta del Pdl. Capisco la riflessione non banale ma mi auguro che non ne derivi un danno per il Paese.
Il disagio, la rabbia, l’insofferenza sono il dato di fondo di queste elezioni. Una parte di questa è andata verso il Pd e il centrosinistra. Un’altra parte è andata verso Grillo che si è presentato da solo alle elezioni. Ma io credo che Grillo sarà presente in diversi ballottaggi, e sono sicuro che messi davanti alla scelta di chi governa una città, penso che ci potrà essere un ripensamento di questa prima posizione.

Mi spiace che a Palermo il centrosinistra si sia spaccato. Ma in una situazione in cui la destra, che aveva il 65 per cento dei voti non va al ballottaggio perchè è sotto il 12, è un record storico che meriterebbe un titoletto.

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