Cesare De Benedet talvolta si ricorda di essere anche l’assessore alle attività produttive e per ricordarcelo annuncia entusiasta che ci sono ben sei richiedenti disposti ad aprire altrettante strutture di grande distribuzione (oltre i 5 mila metri quadri) sul territorio di Cordenons.
Certamente, in un momento di gravissima crisi come quella che stiamo vivendo, è un dato rilevante che Cordenons sia considerata appetibile e che attiri imprenditori disposti ad investire, tuttavia è doveroso assicurare ai suoi cittadini uno sviluppo equilibrato dell’assetto socio-economico della città. Le preoccupazioni espresse dall’associazione unitaria dei piccoli commercianti locali sono legittime, non vanno prese sotto gamba. Si tenga conto che gli insediamenti di media distribuzione autorizzati negli ultimi anni, alcuni di prossima apertura, hanno aumentato in modo significativo l’offerta commerciale sul territorio, soprattutto alimentare. Occorre quindi fare una seria riflessione per capire quali conseguenze anche negative potrebbero derivare da concessioni plurime alla grande distribuzione in città. In molti casi, anche a noi vicini, l’aver aperto le porte in modo troppo facile ai grandi centri commerciali ha comportato una progressiva desertificazione dei centri storici depauperando in modo vistoso la vita sociale delle piazze e dei quartieri.
Non dimentichiamo che il piccolo commercio rappresenta non solo un capitale economico, ma anche un importante capitale sociale per Cordenons. Invitiamo, perciò, l’assessore ad aprire subito il dibattito su una questione tanto cruciale, convocando finalmente la Commissione comunale per le attività produttive dando la parola – dopo due anni di silenzio – agli operatori commerciali ed artigianali locali. Si convochi, inoltre, in maniera congiunta la prima e la seconda commissione consiliare permanente perché le questioni economico-produttive siano affrontate contestualmente a quelle urbanistiche.