Vi faccio una proposta che potrebbe essere considerata da qualcuno un’esperienza hard: vi propongo di iscrivervi al Pd. So bene che molti di voi non l’hanno fatto più, che altri non ci hanno mai pensato e che non sia proprio la fase più esaltante della politica italiana per invitare le persone a partecipare alla vita di un partito. Fidatevi, per una volta…
Capisco tutto, ma la nostra scommessa è questa: invadere pacificamente il Pd, rendere il suo Congresso qualcosa che non è mai stato e ancora non è, estendere la base elettorale e culturale e politica di un partito che così potrà rappresentare la sinistra italiana, nelle sue forme più avanzate e rigorose. E di governo.
Certo, ci sono le primarie dell’8 dicembre, aperte a tutte e tutti, ma è sbagliato pensare che esse costituiscano l’unico momento importante di questo processo, perché il Pd vive anche nelle sue realtà di base e ha bisogno di un’iniezione di freschezza, di passione e di fiducia.
Potete farlo presso il vostro circolo a Cordenons, a Pordenone, ovunque viviate insomma.
In ogni caso, se vogliamo cambiare in profondità, dobbiamo andare fino in fondo e promuovere una trasformazione che altrimenti non ci sarebbe. Se vogliamo affermare le cose in cui crediamo, dobbiamo condividerle con chi c’è già, dobbiamo provare a giocare in contropiede e controcorrente, in ogni accezione che può assumere l’espressione. Perché la soluzione non è l’exit, ma la voice, non è la fuga, ma la presa di parola. E la presa in parola.
Fidatevi, non ve ne pentirete.
L’ha ribloggato sul suo blog.