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Chi ben comincia…

I dati finali del referendum sull’acqua, nucleare e legittimo impedimento si attestano ben oltre il quorum – virtuale del 50%+1 o reale del 53.5% con gli italiani all’estero – e paradossalmente fa più male oggi al governo, che alle amministrative perse col vento di cambiamento che soffiava un po’ ovunque sulla penisola. “L’uomo che evocava il popolo contro le istituzioni, contro gli organismi di garanzia, contro la magistratura, è stato bocciato dal popolo nella forma più evidente e clamorosa, dopo aver provato a mandare a vuoto proprio la pronuncia popolare degli elettori, di cui aveva paura, cercando di far saltare il quorum fissato dalla legge.” scrive Ezio Mauro nel suo editoriale di oggi. La mia spiegazione è più semplice: la gente ha finalmente riaperto gli occhi. Anche a Cordenons.

Infatti, se il dato nazionale sull’affluenza è poco sotto i 55 punti percentuale, a Cordenons è ben oltre il sessanta per cento: 60,2 il primo e il secondo quesito sull’acqua; 60,1 sul nucleare come sul legittimo impedimento. Molto al di sopra di ogni nostra più rosea aspettativa. Questo significa che sei cordenonesi su dieci hanno scelto il voto anziché il mare, e nove di questi hanno scelto di abrogare le leggi fatte dal governo Berlusconi. Ma se ci si aspettava un’affluenza di massa tra i sostenitori del centro-sinistra promotori in città del referendum, meno probabile – col senno di prima – si pensava una così alta affluenza di sostenitori del centro-destra (non) capitanata dall’appena eletto governo cittadino. Dobbiamo ammetterlo, abbiamo fatto un errore di valutazione: anche nel centro-destra hanno capito che quelle leggi erano sbagliate, e il risultato delle urne ha dimostrato che destra e sinistra davanti alle leggi sbagliate fanno muro comune. Mi chiedo quindi perché se dalla base venivano segnali incoraggianti verso il voto referendario, il governo cittadino appena insediatosi non ha mosso un dito per favorire l’evolversi del pensiero popolare. Ciò mi fa pensare che Lega e Pdl agiscono solamente sotto l’ordine dei capoccia romani: Berlusconi ordina di non votare, Raffin esegue; Bossi ordina di non votare, Ongaro esegue. E la gente? il popolo sovrano che tanto sbraitano quelli del centro-destra? Non conta!

Il Pd a Cordenons già mesi fa aveva raccolto le firme per i referendum, ed oggi, a seggi chiusi, possiamo dire: avevamo ragione! Abbiamo creduto sin da subito in questo referendum – ben prima della linea nazionale – e il risultato elettorale ha detto che non avevamo sbagliato nel pensare che i cordenonesi potevano fare la differenza. Peccato, però, che la differenza non è stata vista anche alle amministrative di due settimane fa, e a ben vedere la linea di Ongaro si è decisamente accodata alla linea nazionale. La linea nazionale ha perso in tutto il paese, la linea Ongaro ha perso malissimo a Cordenons.

Chi ben comincia…

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Referendum 2011. Affluenza alle 19,00 di domenica

Il dato nazionale del Viminale per le ore 19,00 indica l’affluenza al 30.3%. A Cordenons alla stessa ora avevano votato 4.965 cordenonesi pari al 34.5%. La media provinciale è invece attestata al 32.72%: l’affluenza più bassa a Claut col 23.88%, più alta ad Andreis col 43.92%. Se continua con questo trend la nostra provincia potrebbe arrivare ben oltre il 50%.

Evvai col quorum!!!

Questi qua

– Questi qua il 13 aprile hanno votato l’impunità per il loro capo facendoci credere di averlo fatto per il bene di noi cittadini.
– noi ci becchiamo un’ipoteca sulla casa per una multa non pagata.

– Questi qua hanno la pensione garantita di 3.100 euro al mese lavorando 5 anni.
– noi lavoreremo fino ai 65 anni per avere una pensione forse pari a metà dello stipendio.

– Questi qua beneficiano gratis di aereo, treno, autostrada, cinema, ristoranti, ecc.
– noi paghiamo anche la carta igienica dei figli a scuola.

– Questi qua hanno la casa in affitto in centro a Roma a 500 € al mese.
– noi abbiamo un mutuo fino alla terza età.

Il 12 e il 13 giugno pensate di andare al mare?

Il 12 e 13 giugno vota TRE SI al referendum: SI all’abrogazione del nucleare; SI per l’acqua pubblica; SI all’abrogazione del legittimo impedimento

Si scrive acqua, si legge democrazia

Un milione. Abbiamo raccolto un milione di firme e siamo nella storia di questo paese. Visti i dati che ci arrivano da tutta Italia possiamo dire con certezza che ieri è stata apposta la milionesima firma per i 3 referendum contro la mercificazione dell’acqua. Manca ancora un mese alla consegna delle firme in Cassazione, e questo numero impressionante potrebbe diventare ancora più grande. L’obiettivo è oggi quello di portare almeno 25 milioni di italiani alle urne nella primavera 2011. Con questo entusiasmo, con questa partecipazione, con questa voglia di bene comune ce la possiamo fare, tutti insieme. Un milione di grazie ai tutti i cittadini che hanno firmato.

Si scrive acqua, si legge democrazia.

Il servizio del Tg3

900mila firme raccolte, obiettivo: un milione

h2ora-definitivo

Quasi 900mila firme raccolte fino ad oggi. Migliaia di cittadini continuano a scegliere i diritti e stanno continuando a firmato per i 3 referendum. L’obiettivo che il comitato promotore si pone adesso è quello del milione di firme. Qui la mappa di tutti i banchetti. Da qui a luglio saranno lanciati eventi, feste, spettacoli per coinvolgere sempre più italiani in questa civile lotta di democrazia per togliere le mani degli speculatori dall’acqua riconsegnandola ai cittadini e ai Comuni. A Cordenons verranno allestiti dalle 9.30 alle 12.30 tre banchetti: il primo in Piazza della Vittoria, il secondo davanti alla Chiesa di S.Pietro a Sclavons e il terzo vicino alla Chiesa di S.Antonio Abate al Pasch.

Vieni a firmare per l’acqua pubblica!!!