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Il Ministro Alfano si contraddice. Su liberalizzazioni sostiene in Europa ciò che nega in Italia

di Gianni Ghiani

Dichiarazione congiunta di Stefano Fassina, responsabile Economia e lavoro, e Antonio Lirosi responsabile dei Consumatori, del Pd

“Quando il Ministro Alfano ha come interlocutore la Commissione Europea vota a favore in Consiglio dei Ministri (circa un mese fa) al decreto di recepimento della direttiva comunitaria – cosiddetta. “Bolkestein” – sui servizi la quale ha confermato i principi che erano stati introdotti da Bersani nel 2006 relativamente alle libertà tariffaria, all’uso dei mezzi pubblicitari alle società per i liberi professionisti.

Quando invece ha come interlocutore il presidente dell’OUA – l’avvocato De Tilla, che quattro anni fa scese in piazza per protestare con accanto Alemanno e Gasparri – allora lo stesso ministro promette di andare contro l’Europa abrogando le norme di liberalizzazione di Bersani a favore di giovani professionisti, che adesso vengono utilizzate addirittura come alibi da De Tilla per sostenere l’impostazione neo-corporativa del testo di riordino della professione forense in discussione al Senato.

Il governo è doppiogiochista!

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Le bugie di Angelino sulla legge annulla processi

Un per cento, dice il ministro. Cinquanta per cento, correggono le toghe. Quaranta per cento, ridimensiona il Consiglio superiore della magistratura. La guerra delle cifre continua. Il numero dei procedimenti che saltano causa taglia-processi (il ddl Gasparri-Quagliariello) resta ballerino. Ma non c’è dubbio che tra questi numeri ce n’è uno che assomiglia molto a una bugia grossa come una casa ed è per l’appunto quello sparato dal ministro in persona, Angiolino Pinocchio Alfano. Perchè è vero che anche tra Anm e Csm, tra sindacato delle toghe e Consiglio superiore della magistratura, non c’è coincidenza di cifre e percentuali. Ma si tratta di differenze fisiologiche. Di fronte alle quali il numero dato dagli uffici del ministero della Giustizia – «salterà solo l’1 per cento dei processi in corso, circa 33mila» – appare non solo improbabile ma anche surreale.

L’Unità