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Questi sono fatti!

di Giacomo Lagona

Il Partito Democratico ha presentato un’ottima proposta di legge per il sostegno ai lavoratori precari, firmata, tra gli altri, dall’ex ministro del lavoro Cesare Damiano. La proposta è la numero 2100 ed è citata come “Norme per l’estensione delle misure di sostegno del reddito dei lavoratori esclusi dall’applicazione degli strumenti previsti in materia di ammortizzatori sociali“.

L’Aula di Montecitorio esaminerà la prossima settimana la proposta di legge presentata dal Pd per dare una risposta forte agli oltre tre milioni di lavoratori precari privi di qualsiasi tutela o ammortizzatori sociali. Si propone di estendere le tutele ai lavoratori a tempo determinato e indeterminato appartenenti ai settori e alle imprese che non risultano destinatari di alcun trattamento di integrazione salariale; ai dipendenti di imprese del settore artigiano; agli apprendisti e ai titolari di partita Iva con reddito inferiore ai 22mila euro.

A questi soggetti vengono estese tutte le forme di tutela sociale al momento riconosciute a tutti gli altri lavoratori, vale a dire la cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria, l’indennità di mobilità e l’indennità di disoccupazione. Si tratta di misure a favore di quanti, in questo momento di crisi, sono più deboli sul mercato del lavoro.

Il Pd, da sempre, presenta proposte che servono realmente al Paese. Finiamola con il ritornello “basta parole, servono i fatti”. Questi sono fatti!

[Grazie a Marco Surace]

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Finché c’è vita c’è speranza

di Giacomo Lagona

Chiuso per sfigaNella notte tra lunedì e martedì scorso, presso gli stabilimenti della Agile/Omega di Roma (l’ex Eutelia) c’è stata un’irruzione di alcuni vigilantes mandati dall’ex amministratore Samuele Landi per sgomberare i lavoratori da mesi in mobilità e che occupavano lo stabilimento regolarmente. La grave vicenda è stata filmata dalla troupe di “Crash”, il programma condotto da Federico Ruffo su Rai Educational, ed è quindi facilmente intuibile quali saranno le conseguenze per l’amministratore e i vigilantes “squadristi”.

Questa vicenda mi ha dato lo spunto per capire come siamo messi in provincia di Pordenone con la grave crisi che in cui ci troviamo, e quali siano le conseguenze per l’occupazione e l’economia locale.

L’Ideal Standard di Orcenico di Zoppola a luglio preventivava di mettere in cassa integrazione circa 500 lavoratori. Durante il mese di ottobre, questi 500 cassintegrati si erano trasformati in 180 licenziamenti, fortunatamente le trattative tra azienda, regione e sindacati, pare abbiano portato a dei contratti di solidarietà per i dipendenti licenziati.

La SIAP di Maniago era in cattive acque da molti mesi, è quindi sembrato abbastanza normale che a settembre i vertici del gruppo Carraro abbiano deciso di mobilitare 167 dipendenti. In tutta questa storia di normale però c’è stata solamente la manifestazione per le vie di Maniago, la prima dopo la scesa in piazza dei coltellinai maniaghesi dal 1974. Anche in questo caso la regione si è attivata, ma finora di risultati favorevoli per i lavoratori non ce ne sono stati.

La situazione più spinosa è però quella della Super//Fluo, la ex Seleco di Pordenone. A fine 2008 l’azienda di Tv Lcd – con sede unica a Pordenone, è bene ricordarlo – aveva stupito per i nuovi modelli di Tv”con le ali” e dalla lucetta integrata all’elettrodomestico. Però l’agguato era dietro l’angolo: già a marzo la proprietà aveva annunciato che la crisi stava risucchiando anche loro nelle sue spire. Dapprima si vociferava per un concordato, poi di eventuali partner commerciali o in grado di acquisire l’azienda, successivamente si è capito che c’era in realtà un problema nella gestione dei marchi (Imperial, Seleco, Brionvega) compreso quello di SmartTv e Sim 2. Nel frattempo la SmartTv va in liquidazione e i sindacati si trovano a fronteggiare una difficile situazione occupazionale: da un lato i 97 dipendenti Seleco-Formenti in cassa integrazione da giugno, dall’altro i patti rispettati da Sim 2 con l’organico in attività fino a settembre di quest’anno. Da fine ottobre la situazione è un divenire continuo.

In questo massacrante 2009 sono stati bruciati 1100 posti di lavoro dall’inizio dell’anno: quasi 500 l’Electrolux, 147 l’ex Eco, 97 la Seleco, 50 la Savio, altri 50 il gruppo Sintesi a Spilimbergo, l’Ilpea trasferendosi a Orcenico ha fatto saltare 30 posti di lavoro, 70 l’Emmezeta e se contiamo i non ancora definiti accordi per l’Ideal Standard, i conti tornano perfettamente. A Cordenons addirittura un’azienda ha deciso l’autofallimento con la conseguenza che 20 dipendenti rimarranno presto a casa.

I dati provinciali parlano di un più 1100% di cassa integrazione ordinaria, dati relativi al periodo settembre 2008/settembre 2009. La cassa integrazione ordinaria è passata dalle 209 mila ore di gennaio-settembre 2008, ai 2 milioni e mezzo di ore dello stesso periodo di quest’anno: in termini assoluti quasi 2,3 milioni di ore in più, ovvero + 1.097,6%. La media regionale è invece ferma “solo” al 145%. C’è di che sperare per il futuro…