L’affluenza alle primarie 2012 è stata da record, superando di qualche decina di schede anche le storiche consultazioni del 2005 in cui vinse Prodi. I 908 votanti hanno sfondato del 30% le previsioni iniziali, dando l’ennesima dimostrazione che il centrosinistra nel suo complesso, e il Pd in testa, quando dà la parola ai cittadini, fa scoppiare la partecipazione contro ogni pronostico incline allo scetticismo.
Questa è la miglior risposta al clima di delegittimazione della politica e dei partiti, di cui Grillo sta facendo la grancassa. Così come la miglior risposta alla politica plastificata e senza radicamento è data dai tanti volontari del Pd e di Sel che senza sosta si sono alternati anche a Cordenons, dall’inizio di novembre al giorno del voto, nell’informare i cittadini, promuoverne la partecipazione alle primarie, iscriverli all’albo degli elettori, allestire il seggio e garantire la piena efficienza di tutte le operazioni di voto.
Aldilà del risultato dei singoli candidati (Renzi, 406; Bersani 362; Vendola 94, Puppato 41 e Tabacci 5) il risultato più vistoso è stato proprio quello complessivo della partecipazione di massa; una partecipazione di tante persone d’ogni età ed estrazione sociale che hanno testimoniato, facendo tranquillamente la coda, che un’altra Italia è possibile scegliendo il centrosinistra.
C’è solo una nota stonata da registrare. Spiace non poco che sul finire di questa festa delle primarie due elettori abbiano preteso di votare, anche con arroganza, solo perché socialisti nonostante continuino ad appoggiare l’attuale amministrazione di centrodestra a Cordenons. Se fossero seri, prenderebbero al volo l’occasione per fare autocritica e sanare la contraddizione dimostrando un minimo di coerenza nell’approcciarsi al voto.
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