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Rinnovo delle cariche per il Pd di Cordenons

Cari Democratici,

Il Partito Democratico deve rinnovare le cariche locali entro il mese di febbraio 2014.

Quindi, tra il 27 gennaio e il 16 febbraio si svolgeranno i congressi per eleggere:

  • Direttivi e Segretari di Circolo;
  • Assemblea e Segretario Provinciale;
  • Assemblea e Segretario Regionale.

Le votazioni prevedono tre fasi che coinvolgono solo gli iscritti:

  • nella prima fase parteciperanno al voto gli iscritti Pd, registrati entro il 31.12.2013, per eleggere le cariche del Circolo di Cordenons;
  • nella seconda fase parteciperanno al voto gli iscritti Pd, registrati entro il 31.12.2013, per eleggere le cariche della federazione Provinciale (lista unitaria, candidato unitario Giuliano CESCUTTI);
  • nell’ultima fase parteciperanno al voto gli iscritti Pd, registrati entro il 31.12.2013, per eleggere le cariche Regionali (candidata unitaria Antonella GRIMM)

Attenzione non è ammesso il voto per delega

Il Circolo Pd di Cordenons svolgerà il suo Congresso MERCOLEDÌ 5 FEBBRAIO presso la nostra sede di Piazza della Vittoria 4, con il seguente programma:

ore 20.30 | accoglienza partecipanti

ore 20.45 | nomina Ufficio Presidenza dell’Assemblea, nomina Presidente e Scrutatori di Seggio

ore 21.00 | relazione introduttiva del Segretario di Circolo

ore 21.15 | illustrazione liste e mozioni per Direttivo di Circolo, Assemblea Provinciale e Regionale

ore 21.30 | dibattito e apertura votazioni

ore 22.45 | chiusura delle votazioni e scrutinio

ore 23.00 | proclamazione degli eletti

Ci fa piacere ricordare che il rinnovo delle cariche elettive è un momento importante nella vita del Partito Democratico, un momento che aggrega gli iscritti e i simpatizzanti. Un momento che si verifica ogni quattro anni, diventa quindi una scelta non procrastinabile.

Tutti gli amici iscritti al Partito Democratico di Cordenons sono invitati a partecipare.

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La relazione del neo segretario regionale del PD FVG Renzo Travanut

Il risultato elettorale ottenuto dal Partito democratico in Friuli Venezia Giulia alle regionali dello scorso aprile è stato clamoroso. Dopo l’insuccesso delle politiche, gli impressionanti numeri dell’astensione, il boom del Movimento 5 stelle, gli scontri interni al partito in occasione dell’elezione del Presidente della Repubblica e lo scandalo dei rimborsi in Consiglio regionale, nessuno avrebbe potuto realisticamente immaginare un simile risultato.

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Si rinnova!

Tra metà settembre e inizi di ottobre tutti i circoli del Partito Democratico del pordenonese dovranno rinnovare i direttivi, scegliere i segretari e formare un nuovo esecutivo. Anche il partito provinciale andrà rinnovato, e al momento i candidati alla carica di segretario di Pordenone sono due: Renzo Liva e Antonio Ius. A questi proprio ieri sera si è aggiunta la candidatura, non ancora confermata dalle firme degli iscritti, di Michele Padovese.

Come probabilmente già sapete, il primo a candidarsi ufficialmente è stato l’ex sindaco di Roveredo in Piano Renzo Liva, punta di diamante dei bersaniani pordenonesi e con il non indifferente supporto di Lodovico Sonego. In seconda battuta si è candidato Antonio Ius sostenuto dal capogruppo regionale Gianfranco Moretton, dal capogruppo provinciale Giorgio Zanin e dal sindaco di Pordenone Sergio Bolzonello.

E’ ormai storia recentissima la vicenda che ha portato alla scissione tra i sostenitori di Ius in due tronconi ben definiti: da una parte Moretton e una buona parte degli ex Margherita che continuano a sostenere il candidato Ius; dall’altra, invece, tutto il gruppo che ha sostenuto Giorgio Zanin in questi ultimi anni, assieme alla lista civica Il Fiume di Sergio Bolzonello, hanno optato di staccarsi definitivamente scegliendo la strada del candidato autonomo, il cui nome è quello del consigliere provinciale Michele Padovese.

Come ormai prassi consolidata per il nostro sito, prima dei congressi provinciali inviteremo i tre candidati a segretario provinciale a rispondere alle nostre domande, in cui parleremo – oltre che di politica attiva naturalmente – anche di informazione, web e comunicazione online.

Ovviamente se ritenete opportuno fare qualche domanda ai candidati, al solito inviatecela alla nostra casella email – info@pdcordenons.it – e noi ben volentieri la gireremo al/ai candidato/i.

Tornando a regimi – come dire – più nostrani, la data per il rinnovo del circolo di Cordenons è per lunedì 20 settembre 2010 dalle 19.45 alle 23.oo, giorno in cui tutti i vertici del PD cordenonese verranno azzerati e si eleggerà un nuovo direttivo e un nuovo segretario (anche se finora l’unico candidato è l’attuale segretario Gianni Ghiani).

Pertanto vi inviterei di tenervi liberi lunedì 20 settembre perché gli iscritti del Partito Democratico di Cordenons avranno un importante compito da portare a termine: scegliere il nuovo esecutivo che avrà l’onere e l’onore di confermare il PD a primo partito della città di Cordenons.

Scacco al re

di Giacomo Lagona

Obama è salito a Capitol Hill e ha chiesto ai deputati democratici di «resistere» e affrontare quella che potrebbe rivelarsi una votazione difficile dal punto di vista politico: a novembre sono infatti previste le elezioni per il rinnovo del Congresso.

«So che siete sotto pressione. Questo è uno di quei momenti. È una di quelle volte in cui potete dire onestamente a voi stessi: “Maledizione, è proprio per questo che sono qui”. So che sarà un voto duro, ma sono fiducioso perchè sono convinto che sia la cosa giusta da fare. Se ognuno di voi crede che questa legge non sia un miglioramento dello status quo, in cui persone sono costrette a morire senza cure, o a vendere la propria casa perchè non hanno i soldi per pagare il medico. Se credete onestamente dal profondo del cuore che è così, allora votate no. Se invece credete che il sistema attuale non funziona, che le assicurazioni non fanno sempre gli interessi dei cittadini, allora vota questa riforma. Non ti chiedo di farlo per me, o per il partito democratico, ma per il popolo americano, per quelle persone che non ce la fanno e hanno bisogno d’aiuto».

Ci sono voluti nove mesi per far arrivare alla Camera la riforma sanitaria voluta da Obama, e oggi si voterà per approvarla o buttare nove lunghi mesi di lavoro nella pattumiera. Il discorso del Presidente ai democratici non è quello di un politico che vuole far approvare una sua legge, ma il commento di un uomo che crede profondamente in quello che dice. Non sarà un santo – nessun politico lo è, men che meno un presidente americano – ma è un uomo decisamente caparbio e che crede sinceramente in una buona sanità pubblica e non solo ad una sanità assicurativa riservata a ricchi e benestanti. Gli Stati Uniti sono al collasso economico e questa legge avrà una duplice valenza: dare agli indigenti un minimo di copertura sanitaria, e far risparmiare agli States qualcosa come 1000 miliardi di dollari nei prossimi vent’anni. Non è cosa da poco!

«Il presidente Roosevelt ha fatto passare la Social Security, Lyndon Johnson ha fatto approvare Medicare. Oggi Barack Obama farà approvare la riforma della sanità», ha detto John Larson presidente del gruppo democratico della Camera. I Democratici ci credono, e pare che i cinque voti di scarto che avevano fino a qualche giorno fa sono stati rimpolpati nel carniere presidenziale. Ma sono gli indecisi la carta vincente – o perdente – di Obama. La pressione fatta ai democratici riguarda la copertura sanitaria per l’interruzione di gravidanza offerta con fondi pubblici. In questo senso il Presidente Obama sta lavorando su un ipotesi di accordo esecutivo separato dall’approvazione della riforma, tanto che il deputato del Michigan Bart Stupak, dopo aver ricevuto il no dalla speaker della Camera Nancy Pelosi sull’ipotesi di un secondo voto a riguardo, si è detto soddisfatto e da voci interne sembra possibile un suo voto favorevole alla legge presidenziale.

La riforma sanitaria voluta da Obama è la più importante dal 1965, quando Lyndon Johnson fece approvare Medicare per anziani e disabili. Questa riforma porterà l’assistenza sanitaria al 95 per cento degli americani, ossia a quei 32 milioni di statunitensi non coperti dalle assicurazioni, ma soprattutto fermerà la pratica di rifiuto perpetrata dalle assicurazioni a danno di chi è già malato. Oggi sapremo se i 940 miliardi di dollari che servono per coprire un decennio di riforma verranno stanziati sotto forma di approvazione, oppure l’America, ancora una volta, sarà sotto scacco delle lobby di Washington.

«So che questa legge non è perfetta. Non ci sono delle parti che ognuno di voi avrebbe voluto che ci fossero. Questo vale anche per me. Però è il più grande intervento legislativo per migliorare la vita degli americani. Per questo sono convinto che passerà. In fondo è per questo che sono entrato in politica, che mi sono sacrificato. È che credo nel mio paese e credo – ha concluso Obama – nella nostra democrazia».

La Camera oggi voterà separatamente sulla versione della riforma approvata dal Senato – che, se passerà, diverrebbe legge una volta firmata da Obama – e su un secondo pacchetto di modifiche, sponsorizzato dai democratici alla Camera.

[Update] Leggo adesso lo schedule della Camera per oggi (aggiungete 5 ore per avere l’ora italiana):

2 p.m.: The House will debate for one hour the rules of debate for the reconciliation bill and the Senate bill.

3 p.m.: The House will vote to end debate and vote on the rules of the debate.

3:15 p.m.: The House will debate the reconciliation package for two hours.

5:15 p.m.: The House will vote on the reconciliation package.

5:30 p.m.: The House will debate for 15 minutes on a Republican substitute and then vote on the substitute.

6 p.m.: The House will vote on the final reconciliation package.

6:15 p.m.: If the reconciliation bill passes, the House will immediately vote on the Senate bill, without debate.

I risultati finali

I risultati in provincia di Pordenone danno Franceschini in vantaggio su Bersani e Marino per le mozioni nazionali, mentre la Serracchiani è in netto vantaggio su Martines e Carloni per quelle regionali come si può vedere dal grafico riportato sul sito provinciale del Pd.
Sul sito del PD nazionale i risultati li abbiamo per tutte le regioni e quindi sono ufficiali e definitivi, anche se non ancora certificati dalle commissioni provinciali.

Ma andiamo per ordine: Votanti 385.117 pari al 56,99% degli iscritti aventi diritto. Voti validi 382.605, per Pier Luigi Bersani 216.130 voti pari al 56,49%, per Dario Franceschini 137.172 voti pari al 35,85% e per Ignazio Marino 29.303 voti pari al 7,66%.

Dunque i tre candidati nazionali andranno TUTTI alle primarie del 25 ottobre forti di un gran numero di elettori. E noi siamo pronti…

Ai tradizionalisti

Mercoledì sera, dopo la presentazione delle mozioni, ci sono stati parecchi interventi dal pubblico – tutti debitamente registrati dalla Commissione – quasi equamente divisi tra Franceschini e Bersani anche se con una leggera prevalenza su quest’ultimo.

Gli ospiti a sostegno del duo Bersani-Martines, citando le mozioni sentite poco prima, esprimevano la mancanza di interventi a favore della “tradizione” in tutte le esposizioni finora ascoltate, e quindi, secondo il loro punto di vista, le mozioni erano incomplete.

Visto che mi sento chiamato in causa personalmente – considerando che le mozioni Marino-Carloni in cui mi rappresento sono proiettate al futuro senza pensare troppo al passato -, vorrei dire che non ho nulla contro la tradizione, anzi nutro molto rispetto e ritengo vada salvaguardata per le generazioni future. Però vorrei ricordare ai signori che ritenevano la tradizione di Giolitti, di Gramsci, di Berlinguer o addirittura di Cavour tanto importante da continuare a perseguirla perché fondamentale per il PD, vorrei ricordare che “quella” tradizione non ci ha mai permesso di governare il Paese. Andrebbe ricordato che gli ultimi “tradizionalisti” – i Bertinotti, i Marini o il marpione Mastella – sono stati gli unici ed ultimi Governi di una sinistra legata alla tradizione, ma che hanno fallito miseramente nel 1998 e nel 2008.

Non critico i Governi di Prodi perché probabilmente sono stati gli unici Governi della Seconda Repubblica a creare quella grande coalizione della sinistra che tutti noi abbiamo eletto e patito le vicessitudini. Critico, caso mai, la scarsa amalgama che avevano gli unici due Governi voluti e creati da Prodi battendo Berlusconi. Per cui, dal mio punto di vista, preferisco un partito che volga al futuro e cambi mentalità, piuttosto che un Partito Democratico ancorato alla tradizione.

Questo chiaramente è il mio pensiero, e non pretendo assolutamente che venga condiviso da tutti, ma pretendo una certa libertà di pensiero e di riconoscermi in quei valori che non fanno parte della tradizione della sinistra che fu.
Del resto pensare di essere democratici e aperti ai cittadini, e poi negare ai simpatizzanti e ai nostri elettori la possibilità di potersi scegliere il segretario che li guiderà per i prossimi anni, mi sembra non sia ne’ democratico ne’ aperto. Non per niente sostengo una mozione che fa dell’apertura e della Democrazia i suoi punti di forza.

Giacomo Lagona

Le immagini del Congresso di Cordenons

di Giacomo Lagona

Ieri sera c’è stato il primo congresso fondativo del Partito Democratico di Cordenons. Ne ha già parlato benissimo il segretario Gianni Ghiani ed io non mi soffermerò sui risultati e sull’affluenza della cittadinanza. Mi soffermerò invece sul colpo d’occhio che offriva la sala De Benedet del centro Aldo Moro, e sulle immagini di chi ha parlato e di chi ha dato il suo contributo, anche solo con la presenza, di quello che amiamo definire il primo congresso fondativo del Pd, e primo del circolo di Cordenons.

Federica Antonutti – con un ottimo esempio di comunicazione dei nostri tempi – ha scattato parecchie foto dell’evento di ieri, che abbiamo prontamente inserito in un set sul nostro Flickr e che voi potete vedere e commentare sul nostro spazio web o tramite l’indirizzo email pdcordenons@gmail.com.

Risultati del Congresso di Cordenons

AL CIRCOLO DI CORDENONS HA VOTATO IL 61,8% DEGLI ISCRITTI

Assemblea congressuale CordenonsBene. Mi sembra che si possa essere soddisfatti per la buona partecipazione alla 1° Assemblea congressuale svoltasi ieri sera nella Sala Consigliare all'”Aldo Moro” di Cordenons.
Erano presenti oltre 100 persone. Su 160 iscritti aventi diritto di voto hanno votato in 99.
Unico rammarico il fatto che sia potuta essere presente solo Debora Serracchiani, essendo mancati all’ultimo momento all’appuntamento sia Vincenzo Martines che Maria Cristina Carloni. Poteva esserci un confronto alla pari tra i tre candidati alla segreteria regionale.
Comunque sia, tutte e tre le mozioni sono state ben illustrate e i punti-chiave motivati con convinzione dai sostituti Stefania De Piante (di Aviano) per “Bersani-Martines” e la coppia Eugenio CervesatoGiacomo Lagona (di Cordenons) per la mozione “Marino-Carloni“.
Il dibattito ha dimostrato che la franchezza e la vivacità non mancano, così come la possibilità di una sintesi e uno spirito unitario qualunque esito avrà il Congresso.

Le operazioni di scrutinio si sono protratte ben oltre la mezzanotte e hanno decretato i seguenti risultati:

Aventi diritto al voto: 160
Votanti: 99
Voti validi: 99
Affluenza al voto: 61,8% (ben al di sopra della media nazionale e regionale)

Per il NAZIONALE

Franceschini: 57
Bersani: 34
Marino: 8

Debora Serracchiani a Cordenonsper il REGIONALE

Serracchiani: 67
Martines: 27
Carloni: 5

Poi ci sarà l’atto finale delle primarie del 25 ottobre che speriamo sia molto partecipata.

Giovanni Ghiani
Segretario di Circolo

Le interviste ai candidati

pd

Cari amici,

Alla seconda edizione della Festa Democratica ci sono state tre interviste ai tre candidati della segreteria del PD. Chi non lo avesse ancora fatto può leggerne una sintesi (e guardare i video) sul sito del Partito Democratico:

Intervista a Dario Franceschini (sintesi e video)

Intervista Pier Luigi Bersani  (sintesi e video)

Intervista Ignazio Marino (sintesi e video)

Martines a Cordenons

pdcordenons.png

Si segnala ai cittadini, che martedì 8 settembre Vincenzo Martines parteciperà ad un incontro pubblico che si svolgerà alle ore 20.30 nella sede del Pd di Piazza della Vittoria a Cordenons, con lo scopo di presentare sè stesso e le ragioni della sua candidatura.

Si tratta di una utile occasione di approfondimento in vista del congresso del circolo che si svolgerà nelle prossime settimane.

Tutti gli elettori del Pd sono invitati.