Sta facendo il giro della rete un articolo del Guardian – in cui si parla dei fatti della settimana appena successi – che critica la Festa della Repubblica e discute della crisi economica che fa da contrappeso tra la Costituzione e l’attuale situazione italiana. L’attacco del pezzo di Alexander Chancellor è disarmante e discutibile:
Per ragioni che non ho mai capito, un articolo della Costituzione italiana recita: “L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”. Che tipo di principio è quello su cui fondare una repubblica? Libertà? Uguaglianza? Giustizia? Può darsi. Ma il lavoro? Il lavoro è qualcosa che solo le persone fanno, con vari gradi di entusiasmo, non un ideale da perseguire per una società.
Potrà essere discutibile, ma i nostri padri fondatori non lo hanno scritto tanto come principio ma quanto come diritto inalienabile degli italiani: il lavoro è un diritto, e la Repubblica si adopera per sancire tale diritto visto che il periodo durante il quale si scriveva la Costituzione era l’indomani della seconda guerra mondiale, con la crisi economica post-bellica e la rinascita dello stato italiano dalle macerie fasciste. L’articolo continua in modo pressoché simile, ma centra perfettamente il punto della situazione che sta attraversando il paese:
In ogni caso, è stato toccante che la festa nazionale che celebra la nascita di questa repubblica fondata sul lavoro, coincida questa settimana con i dati peggiori del paese, i dati sulla disoccupazione del decennio dimostrano che quasi un terzo dei giovani in Italia ormai non hanno più un lavoro. […] Quest’anno, a causa del triste stato economico del paese, il corteo è stato in tono minore più del solito, e un quotidiano aveva una vignetta in prima pagina con delle “truppe di disoccupati” dal titolo: “Festa della Repubblica fondata sul lavoro “. […] Per risparmiare il corteo è stato più breve di quello di un tempo, e non comprendeva i carri armati o altri veicoli cingolati, risparmiando così al Colosseo le vibrazioni che si era pensato ne minacciassero la sua stabilità. A percorrere la sfilata sono stati Silvio Berlusconi, stranamente senza il suo cellulare, e il presidente della Repubblica, l’85enni ex comunista Giorgio Napolitano. Il suo messaggio per il giorno della Repubblica è stato un invito all’unità nazionale per affrontare la crisi economica, e per ripartire equamente i sacrifici verso i più deboli e i più vulnerabili.
Il pezzo continua con l’arresto del padre del calciatore del Chelsea John Terry, e dei vizi e l’avidità della Duchessa di York, moglie del principe Andrew, Sarah Ferguson. Ma la parte iniziale che riguarda il nostro paese ha toccato il cuore di molti blogger e giornalisti italiani, i quali, in parecchi, danno ragione al quotidiano inglese.