Archivi tag: Del Pup

Il PD non si sottrae al dibattito e si è già assunto le proprie responsabilità

Ormai è chiaro che Ongaro, oltre a non aver avuto mai doti di leader, deve oggi sottostare ai diktat del Presidente del Consiglio che, con operazione avviata il giorno successivo alle elezioni, ha frantumato la maggioranza per proprie esigenze di visibilità e comando. Maggioranza Consigliare, si badi bene, visto che il paese non vede l’ora di rinnovare il governo comunale per manifesta inadeguatezza dei suoi rappresentanti.

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Ongaro annuncia l’ennesima maggioranza rabberciata

È evidente a tutti che quella manifestata per mesi da Del Pup non era una vera opposizione, ma solo una strumentale tattica politica per strappare poltrone al sindaco. Mentre la Lega, che al momento sta a guardare dopo aver visto defenestrato Gardonio, attende di rientrare dalla porta, ci aspettiamo scintille tra il vicesindaco Raffin e Del Pup che non vede l’ora di mettergli i piedi in testa. Insomma, nulla di buono potrà venir fuori da questa rabberciata maggioranza

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SCENE INDECOROSE DA UN MATRIMONIO ORMAI FINITO

All’ultimo consiglio comunale abbiamo assistito all’ennesima rissa verbale dentro il centrodestra. Mancava solo che tra le diverse componenti della maggioranza si tirassero i pomodori, visto che i panni sporchi è da tempo che non li lavano più in famiglia.  Del Pup e il Gruppo Misto si aggiungono al nostro operato di opposizione reiterando gli attacchi a Ongaro.
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LE DIMISSIONI DI ONGARO SAREBBERO UN GESTO ONOREVOLE

Macello CordenonsL’ennesima fumata nera sulla questione del Macello, con l’abbandono dell’incontro, che doveva essere risolutivo, da parte del PdL e la richiesta di dimissioni rivolte da Del Pup e dal Gruppo misto al sindaco, decreta lo stato di confusione totale e senza sbocchi in cui è sprofondato Mario Ongaro e la sua maggioranza. Il Macello, purtroppo, rappresenta solo uno dei tanti problemi volutamente irrisolti che incombono sul Comune di Cordenons. Il più grave di tutti riguarda la discarica che l’assessore Pasqualini, dall’alto delle sue competenze e della pluriennale esperienza tecnica, contava di realizzare già l’anno scorso. Noi diciamo che fare le vittime non serve, soprattutto se i problemi si affrontano con malcelata sicumera, mentre lo spettro dei milioni di euro reclamati da Pordenone sta diventando una minacciosa realtà. Anche per questo non c’è più tempo da perdere! La città ha bisogno, al più presto, di un nuovo governo, capace e affiatato e di una maggioranza coesa. Con un po’ di umiltà e maggiore senso di responsabilità il sindaco Ongaro dovrebbe dimettersi come hanno fatto di recente i suoi colleghi di centrodestra dei comuni di Fiume Veneto e Polcenigo. Nel prossimo mese di aprile loro andranno a nuove elezioni. Perché non dare la stessa opportunità anche ai cordenonesi senza oneri aggiuntivi?

Fateci un regalo per Natale

Non c’è pace dentro la maggioranza. Nemmeno il clima natalizio è in grado di sedare le divisioni profonde che la pervadono. L’ultima chicca è la caccia alle spie dentro la maggioranza che spiffererebbero inopportunamente alla stampa tutte le magagne interne. Ormai vige la legge del “tutti contro tutti”. E’ scontro continuo tra il Gruppo misto e gli ex-amici della Lega, ben assistito dal comandante in capo Riccardo Del Pup. Il PdL è spaccato in due fazioni e ciascuna risponde a due segretari diversi.

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DEL PUP PRESIDENTE VUOLE METTERE IL BAVAGLIO ALL’OPPOSIZIONE

Colui che pensa di essere il padrone della città di Cordenons fa la voce grossa e mena fendenti a destra e a manca. Alludiamo naturalmente al Presidente del Consiglio Comunale Riccardo del Pup la cui strategia politica è ormai chiara: da una parte attacca il Sindaco tenendolo sotto scacco ad ogni piè sospinto e frantumadogli la maggioranza, dall’altra, con l’aiuto di opportuni emissari semina zizzania all’interno del PDL con l’evidente obiettivo di riconquistare la leadership del centro destra locale, infine, per chiudere il cerchio vuole mettere il silenziatore e limitare l’azione dell’opposizione consiliare, evidentemente troppo attiva ed efficace per i suoi gusti.

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Vampa è il problema minore. Il nostro bersaglio è l’asse di ferro Del Pup-Zancai

Mario Ongaro fa finta di non capire e di non vedere. La sua difesa d’ufficio nei confronti del consigliere Vampa è una misera foglia di fico per coprire le molte magagne che lo affliggono come sindaco.

Con la nostra replica al presidente del Consiglio, il quale ha lamentato un eccesso interrogazioni e ordini del giorno con conseguente aumento del numero dei consigli comunali, noi abbiamo chiamato in causa soprattutto lui, Riccardo Del Pup e il Gruppo Misto, non tanto e non solo Franco Vampa.

Il nostro comunicato era ben chiaro al riguardo. Il sindaco sa benissimo che è proprio l’asse di ferro Del Pup-Zancai a mettere a soqquadro la maggioranza e l’operato della giunta. Un asse politico che usa direttamente anche la sede di consiglio esibendo pubblicamente i muscoli, pur di condizionare il resto della maggioranza. Vampa, al massimo, esibisce la sua ars oratoria.

TROPPI CONSIGLI COMUNALI PERCHE’ TROPPE SONO LE BEGHE IN MAGGIORANZA

Che il presidente De Pup si avveda solo ora che il numero di consigli comunali si sta moltiplicando con un aggravio di costi a carico dei cittadini è davvero singolare. Alla stampa avrebbe dovuto almeno confessare che l’alto numero di punti all’ordine del giorno che si accumulano ad ogni assise è in gran parte causato proprio dal suo protagonismo, quello del gruppo misto e da Vampa (il quale scambia di frequente l’aula consiliare di Cordenons per il parlamento di Roma).

Che l’opposizione faccia il suo mestiere incalzando e controllando meticolosamente l’operato dell’amministrazione Ongaro, come sta puntualmente facendo, è più che doveroso; non si è mai visto, invece, che un fuoco di fila d’interrogazioni, interpellanze e ordini del giorni partano da una parte della maggioranza contro l’altra a danno del sindaco e della sua giunta. Non si è mai visto, inoltre, che proprio in sede di consiglio gli esponenti della fatiscente maggioranza sprechino ore a far baruffa come nelle commedie goldoniane. Balza agli occhi anche di un cieco che tra l’attuale maggioranza di centrodestra e quella di centrosinistra, che ha governato nel precedente mandato, la differenza è siderale.

E’ evidente, insomma, che il circolo vizioso è tutto interno alla maggioranza sempre più “brancaleone”. Il presidente del consiglio e i suoi sodali prendano atto, piuttosto, che non avendo più nulla in comune con il resto della maggioranza l’unica cosa seria da fare è staccare la spina. Andiamo ad elezioni anticipate il prima possibile, che è meglio.

DEL PUP APRA FORMALMENTE LA CRISI IN CONSIGLIO PER STACCARE LA SPINA AL SINDACO

Il presidente Riccardo Del Pup ogni giorno di più lancia strali contro l’operato della giunta, in particolare sul vice-sindaco Raffin. Ravvisa in continuazione ritardi, inefficienze, scelte sbagliate, indecisioni da parte del Sindaco nell’affrontare i problemi. Avanza ordini del giorno per mettere una pietra tombale sulla Stu Makò (il cui presidente è il segretario cittadino della Lega suo alleato), chiede con insistenza che venga capovolta la lista delle priorità per le opere pubbliche, si adira perché non sono stati ancora recuperati i crediti dalla STI dell’ex-amico Vagaggini, critica l’immobilismo in campo urbanistico e molto altro ancora.

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Bilancio approvato con una maggioranza appesa ad un filo

BILANCIO CON THRILLING, SINDACO AL GUINZAGLIO

Ben quattro volte la maggioranza del sindaco in carica è andata sotto nelle votazioni su ordini del giorno inerenti l’approvazione del Bilancio preventivo 2012. Il gruppo misto (ex-Lega) insieme a Del Pup e Vampa hanno fatto vedere i sorci verdi al sindaco. Il fatto che poi il gruppo dei cinque abbia deciso di far passare il Bilancio dimostra palesemente che in qualsiasi momento essi possono affiancarsi all’opposizione e far venir meno i numeri alla maggioranza per governare. Ongaro, visibilmente irritato e sconfortato, ieri sera ha avuto la prova di essere un sindaco al guinzaglio. Questa la sostanza politica di un’amministrazione che naviga a vista senza idee e priva di coraggio, come attestano le scelte di bilancio.

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