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Tanti timori e poche speranze per la finanziaria di Tondo!

Con la finanziaria appena varata Tondo non ha nulla da compiacersi ma piuttosto dovrebbe occupare questi giorni per togliere tutti quei “buchi neri”, che sono tanti, per fornire chiarezza e prospettiva laddove si preannuncia l’utilizzo di alcuni introiti ma non si definisce né come, né quanto e per quale fine.

Ma, andando per ordine, la più criticabile è la scelta su medio credito. E’ bene sapere che si vende un gioiello di famiglia per realizzare qualche cosa che non da certezza di ritorno. Mi spiego meglio. Investire sull’aeroporto, dando una pennellata di nuovo alla struttura, senza creare sinergie, acquisizioni di nuove rotte e comunque tutto ciò che serva a incrementare il movimento per creare sviluppo, serve a ben poco. A noi non è stato detto esserci già in agenda o attivato un progetto in attuazione a questo scopo. Parlando poi del potenziamento trasporti stico non ci è dato conoscere in che direzione, con quale finalità e scopo, per avere quale beneficio certo. Inutile dire che investire senza la valutazione del tornaconto e del ritorno in prospettiva è, altamente, rischioso. E comunque, odora solo di “furbesco”. Ciò perché significa avere libertà di scelta di azione senza un impegno preciso e ben delineato; ovviamente per non avere critiche e richiami sui tempi.

Bene sarebbe stato invece annunciare i progetti, definire gli scopi e indicare in prospettiva i futuri vantaggi sia di carattere economico, che di sviluppo. Solo così poteva trovare ragione se non condivisa ma meno critica di vendere il più bel gioiello di famiglia. Altro punto poco chiaro e men che meno definito, riguarda la citata “fiscalità di vantaggio”, in cui si preannuncia un utilizzo ma non si definisce quanto a chi, con quale finalità e perché. Dunque, troppa libertà di poter scegliere all’ultimo momento e nessun impegno, che faccia pensare o vedere, in prospettiva, un qualche sviluppo verso il mondo economico e sociale. E come sempre, con la furbizia di non prendere impegni precisi! E’ evidente che si sceglie “l’attendismo” e ciò non aiuta certo le nostre imprese né la speranza di agire e intervenire per aiutare le grosse difficoltà derivanti da questa crisi, ma soprattutto a far sperare e credere che si sta facendo qualcosa per uscirne. La disoccupazione esistente e quella nuova conseguente dalla chiusura di varie partite IVA sembra non preoccupare Tondo, considerato che, in questo senso, non vi è nella finanziaria approvata alcun accenno di intervento immediato. Del resto Tondo pur nell’imperversare nella crisi globale che ci stava investendo, dichiarava di non esserci problemi nella nostra Regione. E, con i fatti, pare continui a crederlo o a illudersi per illuderci. Ognuno di noi potremo essere disposti ai sacrifici che ci chiede Tondo se fosse possibile individuarne la necessità e la certezza che sono utili per un rilancio economico e di sviluppo; che sono utili ma che saranno temporanei; che sono utili perché le finanze regionali sono ben investite e comunque strettamente collegate a un programma e non all’improvvisazione! Tondo, varata questa finanziaria, ha tutto il tempo per dare queste risposte quando passate le feste e bruciati i falò, potremo leggere insieme ai buoni auspici una concreta e responsabile amministrazione della nostra Regione.

Gianfranco Moretton, capogruppo PD regionale

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La legge Ronchi privilegia il business di pochi a danno di tutti i cittadini

Il resoconto dell’iniziativa del PD di Cordenons a fronte dell’approvazione delle legge Ronchi sulla privatizzazione dell’acqua. I tre intervenuti – Gianfranco Moretton capogruppo regionale del PD, Marco Iob direttore del Centro di volontariato internazionale, e il sindaco di Cordenons Carlo Mucignat – hanno spiegato al folto pubblico presente le conseguenze di questa legge sciagurata che porterà l’acqua da bene primario comune, a bene privato da cui lucrare. Le foto che sono riuscito a fare purtroppo sono mosse per via della posizione instabile in cui mi trovavo, per vederle questo è l’indirizzo del set sul nostro Flickr. Di seguito invece potete vedere il filmato dell’intervento di Marco Iob, e sotto il filmato il resoconto della serata a cura del segretario di Cordenons Gianni Ghiani.
Buona lettura e buona visione.

Come recitava la locandina dell’incontro organizzato dal circolo PD di Cordenons, quelli del centrodestra “Non ce la danno a bere”. La nuova legge Ronchi è un salto all’indietro, un salto pericoloso verso l’espropriazione dell’acqua come bene pubblico fondamentale. L’acqua è di tutti e come tale è un bene universale che non può essere sfruttato per fini di lucro. Marco Iob direttore del CeVI, Carlo Mucignat sindaco di Cordenons e Gianfranco Moretton capogruppo PD in consiglio regionale lo hanno detto chiaramente: l’acqua è un bene talmente fondamentale per la vita umana e così universale che non può essere trattato come una merce qualsiasi e resa oggetto di speculazioni economico-finanziarie i cui vantaggi di pochi grandi gruppi industriali vanno a discapito di tutti i cittadini.”E’ un problema di dimensioni mondiali – ha detto Iobin cui anche gli organismi internazionali invece che fare gli interessi di tutti, soprattutto dei popoli più poveri, preferiscono privilegiare le lobbies delle multinazionali.” Ed è per questo che il libero accesso all’acqua non è ancora diventato un diritto umano sancito dall’Onu come chiesto da tutte le organizzazioni di volontariato internazionale.

Moretton, entrando nello specifico della legge nazionale, ha sottolineato con forza che ci sono voluti ben undici anni (dal 1994 al 2005) perché la “legge Galli” venisse recepita dal Friuli Venezia Giulia nella forma dell’ottima legge regionale 13/2005 che ha consentito di sistematizzare la rete e di dare agli enti locali la possibilità di una piena gestione pubblica (detta “in house”) del servizio idrico integrato. Con la legge Ronchi, invece, l’ordine delle cose viene sovvertito a favore di forti interessi privati che faranno triplicare le bollette dell’acqua ai cittadini, come già successo a Latina e ad Arezzo. Sempre Moretton ha ricordato che la legge Ronchi è frutto di una logica centralista avendo tagliato fuori dalla legittima discussione gli Enti Locali. Ecco che la Lega Nord, votando a favore della legge, ha palesemente sconfessato il suo credo federalista. Di fatto è stato violato l’art.117 della Costituzione per cui la legge sarà impugnabile per incostituzionalità.

Il sindaco Mucignat ha specificato che servirebbero grossi investimenti per rendere più efficiente la rete idrica che soffre di dispersioni, ma certamente non è dando in mano ai privati il timone che si può avere la sicurezza di un servizio migliore e a più basso costo. La legge 13/2005 va difesa strenuamente perché garantisce una gestione eticamente ed economicamente giusta delle risorse idriche attraverso il protagonismo dei Comuni.

La battaglia politica ripartirà dai consigli comunali fino ad arrivare alla raccolta delle firme per un referendum abrogativo della legge a livello nazionale.

Gianni Ghiani, segretario del PD di Cordenons

No alla privatizzazione dell’acqua

Circolo PD di Cordenons

Non ce la danno a bere

Dibattito sui rischi della privatizzazione del bene pubblico primario: l’acqua

intervengono

MARCO IOB
Direttore del CeVI (Centro di volontariato internazionale)

CARLO MUCIGNAT
Sindaco di Cordenons

GIANFRANCO MORETTON
Capogruppo PD consiglio regionale FVG

GIOVEDÌ 10 DICEMBRE 2009 ORE 18.30
Circolo culturale “A.Moro” Cordenons
Via Traversagna, 4

Volantino incontro su “No alla privatizzazione dell’acqua

I dati definitivi delle Primarie

Sono finalmente stati ufficializzati i dati definitivi delle Primarie di domenica scorsa 25 ottobre. I dati analizzati indicano una grandissima affluenza con oltre tre milioni di elettori che si sono recati ai seggi per scegliere il proprio segretario, in realtà non si distaccano moltissimo dalle prime rilevazioni: difatti le percentuali rimangono pressoché invariate, mentre cambiano – con l’aumentare degli elettori – il numero di voti espressi per i singoli candidati. Ma andiamo per ordine con i dati ufficiali.

L’affluenza ai seggi è stata pari a 3.067.821 votanti.

Pier Luigi Bersani 1.603.531 voti pari al 53,15%;

Dario Franceschini 1.035.026 voti pari al 34,31%;

Ignazio Marino 378.211 voti pari al 12,54%.

L’Assemblea Nazionale è stata convocata sabato 7 novembre alla Nuova Fiera di Roma, per gli adempimenti statutari.
All’assemblea nazionale, per la provincia di Pordenone, parteciperanno gli eletti: Lodovico Sonego e Renata Bagattin per la mozione Bersani, Gianfranco Moretton e Giorgio Zanin per la mozione Franceschini, Matteo Cornacchia per la mozione Marino.

Il circolo di Cordenons augura un buon lavoro ai delegati eletti nella nostra provincia.