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La più grande manifestazione mai vista a Cordenons

Cara/o amica/o di Cordenons,

venerdì 19 novembre inizia il porta a porta del PD di Cordenons. Sarà la più grande mobilitazione organizzata da un Partito della nostra città e porteremo in tutte le case le nostre proposte, le nostre idee per una città migliore, come il governo che la nostra Cordenons merita di continuare ad avere.

Ti chiediamo di aiutarci. Contattando la sede del PD cittadina potrai farti inviare o ritirare il materiale e partecipare anche tu al porta a porta. Dal nazionale: c’è la lettera di Pier Luigi Bersani che spiega il senso della nostra iniziativa, il pieghevole con le nostre proposte e un elenco di false promesse del governo Berlusconi, un “segnaporta“⁵ da lasciare dove non troverai nessuno in casa, e da mettere sul tuo avatar di Facebook o Twitter nei giorni della mobilitazione.

Porta con te la macchina fotografica o la videocamera così potremo raccontare il porta a porta, foto per foto, video per video. Puoi inviarci le foto a: info@pdcordenons.it, inserirle su Flickr condividendole nel nostro gruppo e inserendo il tag “Porta a porta PD Cordenons”. Puoi caricare i tuoi video su YouTube iscrivendoti a PD Cordenons NEWS o scrivendoci a info@pdcordenons.it inviandoci il link del video su YouTube.

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Il PD si mobilita per preparare giorni migliori per l’Italia e per continuare a fare bene a Cordenons. Rimbocchiamoci le maniche tutti insieme, unisciti a noi!

A presto,

Giacomo Lagona
Gruppo Comunicazione PD Cordenons

ps: fai girare anche il video 😉

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La loro colpa è di essere solo terremotati

Per il TG1 solo “una ragazza ha lamentato di essere stata colpita accidentalmente al volto”, quindi è stato sicuramente Sky a mettere il tizio sanguinante davanti alle telecamere…

Cambiamo la manovra. Paghi di più chi ha di più

Cari amici,
sabato scorso a Roma dalla manifestazione del Pd per correggere una manovra sbagliata il messaggio di Pier Luigi Bersani è stato duro, ma chiaro: Cambiamo la manovra. Paghi di più chi ha di più. Non si gioca con il futuro del Paese e non si gioca con il lavoro, i soldi e sogni dei cittadini. “Facciano la loro parte i furbetti delle rendite finanziarie, e dei capitali scudati, quelli che guadagnano come Berlusconi e che in questa manovra metteranno zero euro”.

E’ stata una manifestazione con tante voci, insegnanti come Mila Spicola, artisti come Fabrizio Gifuni, un sacerdote, un rappresentante delle forze dell’ordine ed uno dei lavoratori dell’ex Eutelia, il presidente dell’ANCI e sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, il presidente dell’Emilia Romagna e della Conferenza Stato-Regioni, Vasco Errani, l’ex presidente della provincia de L’Aquila, Stefania Pezzopane. E’ possibile rileggerli e rivederli tutti sul sito del Pd.

Berlusconi invece pensa solo ai suoi problemi, dimentica che sviluppo e crescita si hanno con la ricerca e le risorse destinate alle nuove realtà. Come quelle legate alle nuove tecnologie della comunicazione e al web, che sono state al centro della giornata di dibattito promossa dal forum ICT in cui il PD ha proposto di investire 800 milioni di euro nella banda larga.

A presto.
La redazione

Non vogliamo mica chiamarli ariani?

Succede in Piemonte con la giunta regionale leghista. Anche per questo sabato 12 giugno manifestiamo a favore della scuola, perché secondo l’art. 34 della Costituzione “La scuola è aperta a tutti, obbligatoria e gratuita”. Se si inizia a discriminare gli insegnanti, i prossimi saranno necessariamente i bambini che vanno a scuola. E non vogliamo mica chiamarli ariani, vero?

Il Governo contro la Questura di Roma

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Alla cortese attenzione delle testate giornalistiche e degli organi di stampa
COMUNICATO STAMPA DEL 21 MARZO 2010


Coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di Polizia

Il Pdl attacca la Questura di Roma sui numeri della manifestazione di ieri. Maccari (COISP): “Questo Governo è una farsa senza precedenti… non perde tempo per pugnalare la Polizia alle spalle, si vergogni!”

Un Governo che sfila contro un altro potere dello Stato (visto che ieri a Roma abbiamo sentito solo slogan contro la Magistratura che è un potere dello Stato) e che smentisce i propri organismi (visto che stamattina gli organizzatori della manifestazione di Roma contestano i dati della Questura che, se qualcuno se lo fosse dimenticato, è composta da uomini della Polizia che si chiama di Stato…). Questo è il paradosso kafkiano, il festival dell’assurdo che sta vivendo in questo momento l’Italia, probabilmente senza neanche accorgersi della gravità di quanto accade. Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia – attacca duramente le osservazioni dei rappresentanti del Governo e lo stesso Premier che “nel tentativo di accreditare un altro suo fallimento – dice Franco Maccari – fa pronunciare ai suoi uomini parole dai contenuti pericolosissimi. Cosa spera di ottenere se Gasparri parla di un Questore in coma etilico e Cicchitto definisce la Polizia deviata? Glielo diciamo noi cosa otterrà – dice ancora Maccari – un violento scontro sociale senza precedenti in cui i mandanti, questa volta in maniera palese, (in altri tempi lo furono in maniera oscura), saranno proprio i rappresentanti del Governo che dovrebbero tutelare la società e non darla in pasto ai beceri istinti di chi, nel nome di un’impunità che sente arrivare dall’alto, si sentirà autorizzato a sbeffeggiare il lavoro di tutti quei Poliziotti impegnati nella tutela della sicurezza e della legalità”.

“Caro Presidente Berlusconi – dice ancora il Segretario Generale del Coisp – ci giunge voce, e non è solo una voce, che il suo coordinatore nazionale abbia inviato una lettera ai delegati abruzzesi per “intimargli” di raggiungere il numero di cinquanta pullman per Roma. Sa cosa significa questo politicamente? Significa che quella piazza la volevano in pochi, significa caro Presidente, che i primi a mettere in pericolo la gestione dell’ordine pubblico sono stati i suoi uomini intimando alla gente di partecipare. Questo Governo è la farsa di se stesso – conclude il leader del Sindacato Indipendente di Polizia – non una parola da quel palco è stata pronunciata in favore delle Forze dell’Ordine, non un provvedimento è stato annunciato sulla sicurezza nelle città. Eppure c’erano candidati alle presidenze di regioni “ad alto rischio” come la Calabria, che hanno fatto la parte dei servi sciocchi, cantando la canzone che il padrone aveva ordinato loro di cantare. Presidente il vero coma etilico è quello in cui Lei tenta di mandare questo Paese ubriacandolo di un vino di ultima scelta”.

Con gentile richiesta di pubblicazione e consueta attenzione giornalistica.

Sì alle regole. No ai trucchi. Pordenone 13 marzo 2010

I circoli del Partito Democratico della Provincia di Pordenone con i partiti del centro sinistra hanno organizzato una manifestazione contro il decreto salva liste che si profila come un vero e proprio condono elettorale.

Le parole d’ordine sono state “Per la Democrazia, per la Legalità e il Lavoro, si alle regole, no ai trucchi”.

E stata la nostra risposta in difesa della democrazia che questo governo di destra dimostra ancora una volta di disprezzare nelle sue regole fondamentali, sottraendo la politica alle norme che regolano la vita di tutti i cittadini.

Nel corso dell’iniziativa l’attrice Carla Manzon ha letto testimonianze di cittadini che hanno duramente pagato per non aver rispettato orari, firme, bolli… Ogni persona ha portato anche la sua personale testimonianza e/o un cartello per esprimere la propria indignazione.

E’ stata una bella serata di gioia e di protesta, con parecchia gente (alcune centinaia) e molti cartelli e striscioni inneggianti al ddl salva-liste da tutte le coalizioni di centrosinistra.

Seduta consiliare rovente

Le ultime vicende nazionali sul decreto salva liste in Lazio e Lombardia hanno avuto un naturale strascico anche a Cordenons. Il Consiglio Comunale di ieri sera si è aperto ribadendo la dissolutezza del Governo dei trucchi: il Presidente Franco Vampa nel suo seggio aveva un’enorme scritta “LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI“, mentre gli Assessori e i Consiglieri di maggioranza avevano tutti una copia della Costituzione. Nemmeno la minoranza di centrodestra ha avuto da ridire sulla nota di protesta della maggioranza, tanto che dai loro banchi non si è sentito assolutamente volare una mosca alla protesta della giunta e dei consiglieri di centrosinistra: probabilmente anche loro reputano una porcata l’ultima operazione del Governo Berlusconi. Il Consiglio ha proseguito subito dopo la normale routine procedurale con l’inno di Mameli dando così inizio al Consiglio Comunale dell’11 marzo 2010.

Il primo ordine del giorno è stato presentato dal Capogruppo Consiliare della Lega Nord Eligio Grizzo, sulla dispersione delle ceneri da cremazione e affidamento dell’urna cineraria ai fini della conservazione. L’OdG è stato votato all’unanimità dato che anche la maggioranza ne ha presentato uno simile.

Il secondo OdG è stato presentato dall’opposizione del Pdl e riguardava le perplessità sulla scelta della maggioranza di vendere le quote Atap in modo da ricavarne liquido da usare per la sistemazione viaria di Via Maestra e Via Sclavons. Il consigliere De Anna ha dato il meglio di se’ attaccando a spron battuto le esigenze dell’amministrazione – prima dicendo che i soldi recuperati non andranno, da bilancio, al ripristino delle strade suddette, successivamente che la giunta Illy non avrebbe stanziato i finanziamenti adeguati alle opere citate. A questo proposito ha risposto direttamente il sindaco Mucignat, confermando che l’amministrazione della scorsa giunta regionale ha stanziato i finanziamenti per Cordenons, e, carte alla mano, ha letto in modo inequivocabile la delibera regionale in cui si attesta – nero su bianco – che la regione FVG governata dall’attuale maggioranza di centrodestra ha deciso di disimpegnare i fondi per la nostra città attivandoli per la città di Udine (strana cosa che parte della maggioranza provenga dalla stessa città a cui sono stati girati i fondi destinati a Cordenons). Alché, il consigliere De Anna, continuando su un campo minato, continuava a ribadire che i fondi per la sistemazione viaria non sono stati contemplati nel bilancio appena approvato, e quindi l’amministrazione non ha, di fatto, nessuna voglia di eseguirne i lavori. La risposta arriva nuovamente dal sindaco e dal consigliere Ghiani, i quali, continuando con la parsimonia di un adulto che spiega le cose ad un bambino di due anni, ribadiscono ancora una volta – come già fatto in precedenti consigli comunali – che le vie suddette sono a carico per metà del comune di Cordenons e l’altra metà del comune di Pordenone, per cui è inutile iniziare e finire dei lavori fino alla parte riguardante la nostra zone e lasciare la parte a carico di Pordenone non sistemata: meglio eseguire lavori che riguardano direttamente solo l’amministrazione comunale di Cordenons, e dare il tempo a Pordenone di deliberare per l’inizio lavori in Via Maestra e Via Sclavons. Dopo varie ore per far capire alla minoranza consiliare che i lavori stradali verranno fatti, e che nell’attuale contesto economico è molto conveniente vendere parte delle quote Atap, si è arrivati al terzo e ultimo ordine del giorno dei quindici programmati per la serata.

Nei riguardi del consigliere Dino De Anna, il Consiglio Comunale aveva chiesto una censura per via dell’assenza ingiustificata dello scorso 24 ottobre durante l’ultima seduta comunale: l’articolo 19 delle adunanze consiliari indica chiaramente che “Il Consigliere che si assenta definitivamente dalla adunanza, deve, prima di abbandonare la sala, avvisare il Segretario perché ne prenda nota.” Da questo mancato rispetto delle regole comunali, il consigliere Sorrentino aveva richiesto un ordine del giorno per sancirne la violazione dell’articolo. Alla lettura dell’OdG, i consiglieri di minoranza hanno naturalmente fatto quadrato per difendere l’operato del De Anna, ma dopo un battibecco tra lo stesso De Anna e il consigliere di maggioranza Natale Sorrentino, il consigliere del Pdl ha riconosciuto l’errore scusandosi con l’assemblea, mentre il consigliere Sorrentino ha valutato positivamente la posizione scelta dal collega della parte avversa stralciando l’OdG come segno di buona volontà.

Dopo una lunga serata di dibattiti e avversioni da entrambe le parti, il presidente Vampa ha chiuso la seduta consiliare aggiornando i consiglieri a sabato 13 marzo per i rimanenti ordini del giorno, ribadendo che verranno discussi e completati senza ammissione alcuna di rinvio.

E noi della redazione online del circolo Pd di Cordenons vi rimandiamo alla prossima seduta, e vi ricordiamo che domani pomeriggio, dalle 17.30, ci sarà una manifestazione a favore della Democrazia della Legalità e del Lavoro a cui vi invitiamo a partecipare numerosi. A domani!

Berlusconi colpito al volto da un contestatore

Il presidente del Consiglio, durante una manifestazione a Milano, è stato colpito da un oggetto lanciato da un manifestante in pieno volto. Il contestatore è stato prontamente arrestato e Berlusconi, prima di scappar via a sirene spiegate, si è fatto riprendere dalle telecamere mostrando la ferita molto visibile sul lato sinistro del volto.
Sono immagini e situazioni che non vorremmo mai vedere e esprimiamo piena solidarietà al presidente del Consiglio.

1000 PIAZZE PER L’ALTERNATIVA a Pordenone

CONTRO

una finanziaria nazionale e regionale che taglia risorse tradendo diritti, meriti e bisogni di cittadini e comunità locali

PER

una finanziaria nazionale e regionale che sostiene lavoratori e famiglie, aiuta le imprese e crea sviluppo puntando sulla conoscenza

Tutti a manifestare in

PIAZZA MUNICIPIO

PORDENONE

SABATO 12 DICEMBRE 2009

ORE 10.30

Comizio, raccolta firme, dialogo con i cittadini

Scarica il volantino del 1000 piazze di Pordenone e condividilo con gli amici

Teatro Verdi e cultura a Pordenone alle corde

I TAGLI DRACONIANI ALLA CULTURA DELLA GIUNTA TONDO SONO TAGLI ALLO SVILUPPO SOCIO-CULTURALE ED ECONOMICO DELLA PROVINCIA DI PORDENONE

La Giunta Regionale taglia la Cultura veramente “produttiva” che Pordenone esprime da molti anni. Due esempi: CINEMAZERO riceverà 130.000 Euro in meno su un complessivo taglio del34% che investe tutto il sistema cinema regionale.

CINEMAZERO c’ha messo 280.000 Euro per realizzare 4 nuove mediateche sul territorio provinciale con 50.000 audiovisivi. Un investimento buttato se laRegione non dà il suo contributo. Ma soprattutto è a rischio una dellemanifestazioni più prestigiose al mondo: LE GIORNATE DEL CINEMA MUTO. Cioè un evento di levatura internazionale che porta notorietà ericchezza a tutto il territorio.

Il TEATRO VERDI di Pordenone con un taglio dei contributi del 25% dovràchiudere per 4 mesi stralciando la programmazione di tutto il periodosettembre-dicembre 2010. La decurtazione di fondi impoverirà il territorio sia culturalmente che economicamente, con un effetto domino su tutta la rete diimprese culturali regionali (con perdita di numerosi posti di lavoro) ed extraculturali(con la mancata ricaduta economica su tipografie, alberghi, bar,ristoranti, manutentori, etc).I bilanci del VERDI non sono mai stati chiusi inrosso, il pubblico è in continuo aumento (77.000 presenze nel 2009) e gliabbonati sono cresciuti del 25% dal 2005 ad oggi.

E’ evidente che il Centro-destra per la cultura come per la sanità diPordenone invece che premiare il merito lo penalizza!

Sbandierano la meritocrazia ma poi pensano ad altro…La PROVINCIA DI PORDENONE spende 100.000 Euro per “PORDENONE PENSA” iniziativanata ieri e buona solo per dare lustro politico a Ciriani.

Diciamo “NO” ai tagli indiscriminati alla cultura e allo sviluppo socio-economico manifestando domani, 12 dicembre 2009, al 1000 PIAZZE PER L’ALTERNATIVA a Pordenone.

Scarica il testo del Teatro Verdi e cultura a Pordenone alle corde