Il sindaco Ongaro, quando tenta di giustificare i suoi insuccessi, dice sempre che è colpa di chi ha governato prima di lui. Ormai è come sentire il disco rotto di una canzone stonata che non piace più a nessuno. Se proprio a qualcuno vuol addossare delle colpe, si rivolga al presidente della Regione, Renzo Tondo, che, al tempo di Mucignat, resettò la quota di fondi regionali per la realizzazione della rotonda su via Prà-SME, per non parlare del taglio draconiano di ben 8 milioni di euro che erano stati destinati da Illy per il rifacimento dei tratti disastrati di via Sclavons e via Maestra in sinergia con Pordenone.
Sulla Stu Makò è inutile che il sindaco Ongaro faccia il pesce in barile: sa benissimo che il primo responsabile dell’affossamento del progetto per la realizzazione della nuova scuola “Galvani” è il presidente della provincia Ciriani. Abbia il coraggio di dire che con Ciriani è stato remissivo facendosi prendere per il naso. Le decisioni andavano prese subito pretendendo che i patti, precedentemente assunti con il centrosinistra, venissero mantenuti.
Ongaro si tolga dall’imbarazzo e ammetta che nei casi in questione le avversità sono venute proprio da amministrazioni che politicamente sarebbero dovute essere “amiche”.
Il risultato finale è uno solo: l’intera linea politica amministrativa di centrodestra, Tondo – Ciriani – Ongaro, soprattutto per Cordenons, è stata dannosa.
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