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La straordinaria mobilitazione del Partito Democratico

Il segno distintivo della nostra campagna elettorale risponde al carattere fondativo del nostro partito, che è quello di un grande partito democratico, radicato nei territori, popolare e di massa. Abbiamo il dovere di spiegare ai cittadini quali sono le difficoltà in cui versa il Paese, e anche le grandi possibilità e le energie positive che l’Italia può mobilitare per una sua riscossa. Dobbiamo costruire e rafforzare una comunità, abbiamo il dovere di ascoltare i disagi e le proposte dei cittadini. Senza raccontare favole o promettere miracoli, dobbiamo comunque dire che vogliamo un’Italia giusta, con più lavoro, più equità, più giustizia sociale.

Per ottenere questi risultati il Paese ha bisogno di un governo stabile. Il cammino per la ricostruzione del Paese sarà lungo. Le candidate e i candidati del PD sono già protagonisti di un esperimento democratico nuovo per questo Paese e della costruzione di un nuovo modo di fare politica e sono decisivi per la vittoria del Partito Democratico alle elezioni politiche.

Il nostro impegno è dedicato soprattutto a stare tra la gente. Le settimane che ci separano dal voto saranno una straordinaria mobilitazione cui chiamare il popolo delle primarie, le migliaia di volontari e militanti per organizzare iniziative per incontrare e discutere con i cittadini. Il Pd di Cordenons farà la sua parte come ha sempre fatto, ed in particolare con eventi mirati alla partecipazione dei cittadini e delle rappresentanze sociali.

In queste ultime settimane di campagna elettorale ti chiediamo di fare in modo che nel tuo quartiere, nel tuo caseggiato, nel posto di lavoro, tutte le famiglie possano ricevere dalle tue mani e discutere con te le proposte del PD, la cui sintesi ti alleghiamo.

Scarica la sintesi delle proposte

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Primarie: Renzi a Che tempo che fa

Matteo Renzi, dopo Pierluigi Bersani ieri, è stato ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa: «Se perdo darò una mano, senza chiedere in cambio premi di consolazione. Mi fido di Bersani, non possiamo bloccarci sulle regole». «Io non sono membro dell’Assemblea. Ma il problema non è la partecipazione a quella riunione, che ha stabilito delle regole che non condividiamo». «Tony Blair è l’unico dirigente della sinistra europea che ha vinto delle elezioni. Chi mi dice che somiglio a Blair io gli pago la pizza o la cena». Di seguito l’intervista a Renzi.

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Primarie: Bersani a Che tempo che fa

Pierluigi Bersani, segretario del Partito Democratico e concorrente alle prossime primarie per il candidato premier del centrosinistra, domenica sera è stato ospite di Che tempo che fa, il programma di Fabio Fazio su Rai 3. Fazio ha annunciato che nella puntata di Che tempo che fa di lunedì sera – cioè stasera – avrà ospite anche Matteo Renzi, il principale rivale di Bersani alle primarie. Di seguito il filmato con l’intervista al segretario.

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Facciamo chiarezza sui rimborsi elettorali

La direzione nazionale del 25 maggio ha approvato, all’unanimità, il Bilancio 2011 del partito che chiude con un avanzo di 3,2 milioni di euro.

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Il consiglio comunale diventa l'Ok Corral

Sfida all’Ok Corral

Il consiglio comunale diventa l'Ok CorralE’ da mesi che tra i due corre l’alta tensione. Prima o poi si doveva arrivare allo scontro diretto. E’ avvenuto ieri sera in Consiglio Comunale sin dall’inizio.

All’attacco frontale sferrato dal Presidente sulla stampa di ieri, era facile prevedere una legittima reazione da parte del Vicesindaco Raffin.

Cos’altro avrebbe potuto fare, l’uomo, dopo essere stato accusato, non solo di inadempienza ma addirittura di aver in qualche modo “boicottato” le procedure in atto di verifica e controllo della documentazione sul “caso STI” da parte degli uffici e per questo meritarsi pure le dimissioni da assessore al Bilancio nonchè da Vicesindaco?

Chi non avrebbe reagito al suo posto?

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Spaccatura in casa Lega e sindaco imbarazzante

Un sindacoIeri in consiglio comunale c’erano una sessantina di persone a godersi lo spettacolo…un triste spettacolo. Schierati con i fazzoletti verdi spiccavano, a mo’ di plotone, i leghisti capitanati dal segretario Bortolotti e dal vicepresidente della provincia Grizzo. Erano tutti lì a fissare i tre transfughi che hanno avuto l’ardire di fare un gruppo misto autonomo. Nessuno di loro ha parlato per motivare la scelta. Hanno preferito incaricare il presidente Del Pup a leggere una nota in cui si sono sbilanciati a dire che il nuovo gruppo sarà di stimolo alla maggioranza e del sindaco per il bene dei cittadini.

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Pier Luigi Bersani a Pordenone

Cari Democratici, un importante appuntamento da non mancare.

Ci fa molto piacere comunicarvi che il Segretario Nazionale del PD Pierluigi BERSANI sarà presente a Pordenone VENERDÌ 29 APRILE alle 20.30.
L’incontro si svolgerà in Piazzetta Calderari (dietro al Municipio di Pordenone) e in caso di maltempo alla Fiera di Pordenone (Viale Treviso).

Sollecitiamo fin da ora la partecipazione all’iniziativa confermando la vostra presenza alla pagina dell’evento su Facebook.

Nasce la squadra di governo del Pd Cordenons

Presso la sala Appi del centro culturale Aldo Moro, martedì scorso 29 marzo si è tenuta la presentazione dei candidati del Pd della nostra città che andranno a sostenere la riconferma del buongoverno di centro-sinistra con Carlo Mucignat sindaco: Gianni Ghiani, Alberto Fenos, Francesco Venerus, Silva Bettuzzi, Paolo Castagna, Walli Bianchini, Sabato (detto Tino) Cerchia, Luisa Bidinost, Matteo Cerrone, Franca Cozzarin, Deny Paul Darisi, Elda De Pin, Alessandro De Paoli, Milena Del Zotto, Lucio Dell’Anna, Eleonora Laggini, Giacomo Lagona, Cristina Manfrin, Claudio Marson, Simona Orciuolo, Donato Piccinin, Erica Romeo, Renato Puppi, Sandro Romanin.

Le prime foto qui

L’anomalia di essere italiani

La foto che vedete qui sopra gira in rete da un paio di giorni. E’ l’anomala, visti i tempi, ma comprensibile richiesta di Rudy, alluvionato vicentino che paga regolarmente le tasse il quale, per continuare a dare parte del suo “fisico”, vorrebbe 100mila euro da Berlusconi.

In un paese come il nostro, dove i bisogni nazionali – del lavoro, dell’economia e della scuola – vengono meno per far spazio alle gesta del presidente del Consiglio che si pregia del titolo di “aiutare i bisognosi”, eufemistico modo per dire che si fa solo i suoi interessi, una frase come quella di Rudy non è per niente strana. Rudy si prende gioco della politica perché oggi la politica prende tutto gratis, mentre lui, come tutti noi, per avere qualsiasi cosa deve pagarla profumatamente. Professione: politico!

Non possiamo definirci un paese che si prende cura dei suoi cittadini fino a quando la politica non ritornerà ad essere l’arte di governare le Polis. Se oggi chi commette un reato ha buone possibilità di farla franca, o addirittura venire premiato per questo, non viviamo in una società che ha a cuore i bisogni di chi la vive. Non è un caso, dunque, che i bisogni del presdelcons vengano prima dei bisogni di Rudy, Carlo, Giovanna, Alfredo, Francesca, Tizio o Caio. E’ l’anomalia di essere italiani, oggi.

Il mea culpa è però bipartizan.

Berlusconi vedrà pure la donna come il dopo-lavoro del maschio, i gay come persone da disprezzare, le minorenni come ragazze “da salvare” per salvare sé stesso, ma nemmeno a sinistra – quella d’opposizione, ma anche il grande centro casiniano e rutelliano – le cose possono dirsi migliori. E la colpa non è certo solo di Berlusconi.

Parte delle responsabilità vanno attribuite alla politica perché non riesce (più) a distinguere il bene dal male, ma i media non sono esuli da colpe. Viviamo in un mondo dove i giornali invece di dare le notizie spingono all’antagonismo tra un lato della barricata e l’altro. E di mezzo ci va la gente: rassegnata, minoritaria e moralista al contrario.

L’anno scorso alcuni giornali fecero campagna contro Berlusconi perché venne fotografato ad un party in compagnia di una minorenne campana. Invece di approfondire sul perché il presidente fosse andato ad una festa invece che ripulire Napoli dai rifiuti, i quotidiani hanno deciso di portare avanti una campagna moralizzatrice contro Berlusconi. I rifiuti napoletani vennero surclassati nei media di tutto il mondo da una diciassettenne di Casoria amica del premier: Berlusconi in compagnia di una minorenne. Dio ce ne scampi da questi moralizzatori rovesci.

Il problema è che a forza di parlarne continuamente, anche chi per propria natura è contrario al becero commento da parrucchiere, viene sottoposto – suo malgrado – ad una campagna d’informazione dove il dibattito non è più l’attività politica del cavaliere, bensì se fa sesso o meno con una minorenne. Per carità: anch’io vorrei sapere se il mio presidente del Consiglio ha commesso un reato. Ma scoperto che così non è stato, passiamo ai fatti reali e non al gossip sfrenato. E invece ci si illude che basti una notte peccaminosa con una ragazzina per far cadere un governo.

Aver assecondato la deriva politica è una grave colpa dei media italiani. Ed è ancora più grave quando la deriva viene assecondata dal mio partito: non aver provato a contrastare ciò che oggi viene definito “populismo di sinistra”, rinunciando ai doveri di una politica nata dall’impegno civile, è secondo me la più grave colpa del Partito Democratico. Il PD doveva impegnarsi in prima persona a mettere i paletti ai giornali quando questi, militanti di una sinistra a sfondo sessuale, mettevano in cima ai loro doveri l’antiberlusconismo da avanspettacolo. Noi che criticavamo Berlusconi per aver sedotto gli spettatori delle sue Tv, siamo passati dai media televisivi a quelli giornalistici senza minimamente preoccuparci che stavamo commettendo lo stesso errore: stavamo mettendo a riposo i pensatori italiani, i cervelli che riescono – o riuscivano – finemente a farsi una propria idea sul modo di fare politica e governare al meglio il paese. E’ questa la nostra colpa.

Questo non vuol dire naturalmente che Berlusconi è senza peccato, tutt’altro. Significa che se il Pd, forte della sua posizione di primo partito d’opposizione, riusciva a smarcarsi prontamente da quel tipo di guerriglia urbana, e mostrava agli italiani cosa significa credere nelle istituzioni senza moralismi inutili e controproducenti, oggi avremmo il Pd al governo, eletto proprio da quei liberi pensatori di cui sopra, da almeno un anno: ovvero dall’indomani di Berlusconi e Noemi. Se così fosse andata, oggi Berlusconi sarebbe solo un vecchio stanco che cerca stimoli nuovi con una giovanissima Ruby.

Ieri a Firenze Matteo Renzi diceva: “finché gli Usa hanno la destra che crede in Rubio e noi abbiamo la destra che crede in Ruby, noi non andremo da nessuna parte“. Ecco, forse sta tutta qui la differenza tra l’Italia e il resto del Mondo.

Ma ancora nulla è perduto. Il manifesto di Rudy è un segnale forte che ci farà capire cosa possiamo fare noi del Partito Democratico per far tornare l’Italia la settima potenza mondiale. Basta far politica, in fondo, che parla di problemi reali e non di illusorie promesse. Si può fare!

Il sindaco Mucignat su YouTube

Simona Basile sul Gazzettino di oggi:

Nello scambio di posizioni e scaricabarile sulla questione della discarica, il sindaco Carlo Mucignat ci mette la faccia. Nel senso che, per arrivare nelle case di tutti i cittadini, ha scelto il mezzo più veloce e immediato dei tempi attuali: un video su youtube. «Nei giorni scorsi l’ex assessore all’Ambiente regionale, Elio De Anna, ha duramente attaccato il Pd cittadino e il sindaco Mucignat con la motivazione, tutta strumentale, che ci stavamo lamentando troppo sulla lungaggine burocratica del suo ufficio riguardo all’approvazione della nuova discarica a Cordenons – spiega la voce fuori campo di Giacomo Lagona – De Anna afferma che la documentazione portata agli enti preposti dall’amministrazione Mucignat, non ha passato il vaglio dell’Autorità di Bacino, e quindi, da assessore all’Ambiente, non può basare la sua approvazione alla sola richiesta del Comune di Cordenons. Abbiamo chiesto in anteprima a Carlo Mucignat, sindaco di Cordenons, come stanno effettivamente le cose, e di spiegare ai cittadini, in modo semplice e sintetico, perché la nostra città non può avere ancora la sua discarica». Mucignat ha colto l’occasione per restituire all’ente regionale la responsabilità del controllo sul corretto adempimento della procedura in tempi ottimali. «Abbiamo rimosso con l’Autorità di Bacino gli ostacoli modificando il piano di sicurezza idraulica della situazione. Non possiamo aspettare che la situazione si sblocchi da sola. La Regione chieda chiarimenti perché quanto scritto non corrisponde alla realtà. Non tollero che ci sia un rimpallo sulla pelle dei cittadini, tanto più che il nostro impegno elettorale si basava sul principio “Attenti all’uomo, all’ambiente e al territorio“».

Il video in questione è questo.