Archivi tag: Provincia di Pordenone

Sono orgoglioso di essere napoletano!

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Ingiurie, respinte le scuse di Grizzo

E’ cominciato ieri davanti al giudice di pace di Pordenone Raffaella Garofalo, il processo al vicepresidente della Provincia, Eligio Grizzo, accusato di ingiuria per essersi rivolto, durante il consiglio comunale di Cordenons del 25 giugno 2009, al collega consigliere indipendente di sinistra Natale Sorrentino con l’espressione «cragnoso di un napoletano». Sorrentino, insegnante in pensione, si è costituito parte civile con l’avvocato Alessandro Sperotto. Ieri il difensore di Grizzo, l’avvocato Marco Zucchiatti, ha consegnato un assegno di 500 euro e una lettera di scuse da leggere in consiglio comunale e da rendere nota via stampa, quale azione riparatoria, ma la parte offesa ha ritenuta «incongrua» sia la somma sia la lettera di scuse. Il giudice ha quindi rinviato il processo a gennaio, dopo che la difesa ha chiesto la sospensione per permettere una condotta riparatoria. Era stata tentata una conciliazione in consiglio comunale su proposta del presidente Franco Vampa, con un chiarimento a porte chiuse che però è stato rifiutato da Sorrentino perché «essendo stata l’offesa pubblica, anche le scuse avrebbero dovuto essere pronunciate in pubblico». La parte offesa ha inoltre depositato i verbali di consiglio dai quali si evincerebbe che «Grizzo ha avuto tutto il tempo per chiedere scusa. Non solo non lo ha mai fatto, ma ha addirittura voluto lui le scuse». Le scuse presentate ieri, secondo Sorrentino (che ha già annunciato che la somma di risarcimento che eventualmente dovesse ricevere sarà destinata a iniziative sociali), «non rappresentano un pentimento, bensì una mossa di opportunità per evitare il procedimento penale». L’accesa discussione era nata in consiglio comunale sulla base di una interpellanza del consigliere Sorrentino il quale auspicava che non fosse assegnata all’allora neodesignato assessore provinciale Eligio Grizzo, la delega all’Ambiente. L’attuale vicepresidente della Provincia era giù stato assessore all’Ambiente a Cordenons. I toni si fecero sempre più accesi fino alla pronuncia della frase incriminata che ora finisce davanti al giudice di pace del tribunale di Pordenone.

Messaggero Veneto – 28 ottobre 2010

SE SEI D’ACCORDO COM ME, INVIA A GRIZZO (eligio.grizzo@provincia.pordenone.it) IL MESSAGGIO:

Sono orgoglioso di essere napoletano

L’eventuale “risarcimento” è già stato messo a disposizione dell’Amministrazione comunale per sostenere i costi scolastici di bambini con famiglia in difficoltà

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La Provincia ai dirigenti: dovete restituire 35mila euro a testa

di Loris Del Frate

L’Ente guidato da De Anna aveva distribuito una somma superiore ai 177mila euro stabiliti dalla Corte dei conti
PORDENONE (15 marzo) – Euro più, euro meno, dovranno restituire circa 400 mila euro. Una bella cifra visto che a testa sono, più o meno, 35 mila euro. Per la verità il procedimento rischia di essere lungo, ma quasi tutti gli attuali dirigenti della Provincia e almeno tre di quelli che sono già andati in pensione, si vedranno recapitare a casa una richiesta formale per la restituzione di soldi che hanno già incassato.

È stata la giunta provinciale in una delle ultime sedute a votare in fase di autotutela la richiesta di restituzione delle somme. Un atto che doveva essere portato avanti per evitare la prescrizione decennale e quindi un danno all’Ente. In quel caso, infatti, la Corte dei Conti avrebbe potuto aprire un procedimento nei confronti degli amministratori. Ora, invece, a finire sulla graticola sono i dirigenti.

La vicenda è complessa da un punto di vista amministrativo e tra l’altro anche vecchia perchè i soldi per i quali è stata chiesta la restituzione sono stati incassati dai dirigenti negli anni che vanno dal 1999 al 2001, quando presidente dell’Ente era Elio De Anna. Non solo. I soldi che la Corte dei Conti ritiene ingiustamente incassati riguardano il fondo per le indennità: la retribuzione di posizione (è una delle voci tra l’altro sostanziose da un punto di vista economico che compongono la busta paga dei dirigenti) e soprattutto il premio di risultato.

Per capire la vicenda c’è da fare un passo indietro. Secondo la Corte dei Conti il fondo in questione doveva essere di 177mila euro. In realtà l’amministrazione provinciale decise di accantonare (e conseguentemente di versare ai dirigenti) una cifra ben più elevata. Si parla di quasi 150 mila euro in più per ogni anno contestato. Complessivamente, dunque, per i tre anni in questione si tratta di circa 400 mila euro che suddivisi per il numero dei dirigenti che li hanno incassati fanno più o meno 35 mila euro a testa. Con la delibera approvata in giunta l’esecutivo ha autorizzato la procedura di restituzione demandando gli adempimenti conseguenti a Rodolfo Schober, responsabile del Servizio gestione del personale. In ogni caso i dirigenti hanno la possibilità di presentare ricorso contro la richiesta e di entrare anche nel merito delle contestazioni elevate dalla Corte dei Conti. Si aprirà, dunque, un contenzioso che rischia di essere lungo e complesso con l’Ente Provincia che si contrappone ai suoi dirigenti.

Il Gazzettino

I tempi cambiano

di Giacomo Lagona

Dall’anticipazione di qualche giorno fa, possiamo adesso darvi la notizia che il maestro Ongaro – segretario della Lega a Cordenons, e nelle settimane scorse al centro di un aspro dibattito sul nostro sito – ha decisamente saltato lo squalo.

In un’intervista al Messaggero Veneto di mercoledì scorso, il professor Luigi Lo Cigno accusa la provincia di Pordenone – nelle persone del vice presidente Grizzo, della dirigente Lenarduzzi, del consulente provinciale (nonché ex candidato di FI) professor Kobla Bedel e del maestro Ongaro in quanto utilizzatore finale – di averlo sedotto per delle lezioni di italiano agli stranieri, e abbandonato quattro mesi dopo per far spazio al più telegenico segretario leghista.
Come spiega il professor Lo Cigno a Chiara Benotti del Messaggero, «Il 27 dicembre mi hanno dato il benservito. Dopo gli accordi con l’ente locale di largo San Giorgio e molte ore investite per preparare il materiale didattico», sostanzialmente perché «cercavano qualcuno di televisivamente adatto», e con 39 anni di insegnamento di italiano alle spalle e di sperimentazione dell’integrazione anche nei corsi per immigrati, il professor Lo Cigno non era capace, secondo la provincia, di competere con il più fascinoso maestro Ongaro.

I corsi di alfabetizzazione per stranieri immigrati nei centri territoriali permanenti sono gratuiti, mentre le lezioni di “Parlare italiano si può” costano mille cocuzze, pardon euro, a puntata. Però volete mettere lo charme del maestro Ongaro con il suo perfetto italiano senza cadenze dialettali, e i poveri immigrati davanti ai teleschermi ipnotizzati da una lezione con un pessimo audio ma pagata da noi cittadini? Ma non c’è storia!
Gli stranieri iscritti ai corsi di italiano nei CTP sono circa 1300 suddivisi tra Pordenone, San Vito, Prata e Sacile. Con 17 docenti tra italiano, matematica e educazione tecnica, e lo stesso numero per gli insegnanti di madrelingua. Le venti puntate previste con il maestro Ongaro costano alle nostre tasche 20mila euro: non era meglio destinarli all’interculturale Cpt, che ad una trasmissione voluta (e ottenuta, per ovvi motivi) dallo smisurato ego leghista? Non è una nomina clientelare però, è la sana vecchia raccomandazione di una volta.

Mario Ongaro potrebbe essere il candidato sindaco di Cordenons alle elezioni dell’anno prossimo. No, tanto per avvisarvi…

È proprio vero, i tempi cambiano… in peggio!

Quando si parla di casualità

Lezioni d’italiano in tv agli stranieri. Professore “sedotto e abbandonato”*

Un tal professor Luigi Lo Cigno dichiara di aver dedicato tempo a iosa per preparare le lezioni di italiano che gli avevano assicurato, avrebbe dovuto tenere su TelePordenone durante il periodo delle festività natalizie. Il 27 dicembre, dopo quattro mesi di preparazione, quelli della Provincia gli hanno dato il ben servito e adesso lui va per vie legali. Almeno per farsi risarcire economicamente del tempo dedicato alla preparazione delle lezioni.

E Grizzo cosà dira adesso…. E Ongaro cosà dirà adesso…
Forse che il professore sarà evidentemente di sinistra e quindi bugiardo? Attendiamo serenamente gli sviluppi del caso.

[* dal Messaggero Veneto di oggi]

Il Galvani deve restare a Cordenons

Filomena Sannino, la nuova dirigente scolastica dell’Istituto d’Arte “E.Galvani” di Cordenons, sabato scorso su Il Messaggero veneto ha chiesto alla Provincia di provvedere affinchè l’Istituto abbia una sede a Pordenone e non più a Cordenons dove risiede dal 1985.

ISA GalvaniL’ISTITUTO D’ARTE DEVE RIMANERE A CORDENONS

Giunge come un fulmine a ciel sereno, l’affermazione rilasciata alla stampa dalla neodirigente dell’Istituto d’Arte “Galvani”, che vorrebbe la scuola trasferita a Pordenone.

Noi del Partito Democratico riteniamo non sia accettabile questa prospettiva. Forse val la pena ricordare che oltre vent’anni fa è stata l’allora amministrazione comunale (Enzo Pajer su tutti) a spendersi in modo forte perché l’Istituto trovasse spazio a Cordenons prodigandosi per avere le risorse economiche necessarie. L’impegno per contribuire alle necessità della scuola è sempre stato assicurato. Con i precedenti dirigenti dell’ISA Galvani lo spirito di collaborazione è sempre stato un punto di forza. Sarebbe un vero peccato che questo venisse improvvisamente a mancare. Non vogliamo crederlo. Riteniamo che Cordenons non solo abbia ricevuto, ma anche dato tanto alla Scuola.
L’attuale amministrazione, in modo particolare, ha dato prova, promuovendo vari progetti di mutua valorizzazione tra Territorio e Scuola, di quanto tenga al radicamento e alla crescita dell’Istituto. Il problema di garantire spazi adeguati e rinnovati è reale.

Ma se la Provincia mantiene le promesse e si muove più speditamente, la nuova sede sarà magnificamente realizzata presso l’ex-cotonificio Cantoni con tutto l’appoggio della Città.

Gianni Ghiani, segretario Circolo PD di Cordenons