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Stu Makò: Provincia e Comune realizzino quanto dovuto

Apprendiamo con soddisfazione che il parere pro-veritate formulato dall’avvocato Porcaro sul caso Stu Makò avvalora quanto noi del Pd, assieme al resto dell’opposizione di centrosinistra, sosteniamo da tempo: non c’è motivo di portare a liquidazione la società per motivi di bilancio.

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Il PD non si sottrae al dibattito e si è già assunto le proprie responsabilità

Ormai è chiaro che Ongaro, oltre a non aver avuto mai doti di leader, deve oggi sottostare ai diktat del Presidente del Consiglio che, con operazione avviata il giorno successivo alle elezioni, ha frantumato la maggioranza per proprie esigenze di visibilità e comando. Maggioranza Consigliare, si badi bene, visto che il paese non vede l’ora di rinnovare il governo comunale per manifesta inadeguatezza dei suoi rappresentanti.

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Maggioranza in frantumi sulla STU Makò

Ancora una volta in consiglio comunale è andata in scena una maggioranza di centrodestra in frantumi. Sulla proposta di liquidare la Stu Makò, al momento del voto, non soltanto la Lega è uscita dall’aula, ma anche il PdL si è sfilato: mentre De Benedet era favorevole, tutti gli altri hanno dichiarato di volersi astenere prima del voto. E’apparso evidente che l’accoppiata Del Pup-Zancai ha voluto mostrare i muscoli ai propri alleati, sfruttando un ordine del giorno che, guarda caso, è stato presentato da quel Biason che appena qualche giorno fa ha ricevuto l’imbarazzante appellativo di “inutile idiota” da parte del presidente Del Pup.

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OdG Consiglio comunale 6 marzo 2014

Domani sera, dalle 18, il consiglio comunale discuterà dei seguenti ordini del giorno presentati dal PD e dalle forze di centrosinistra:

  1. Interrogazione sull’allagamento delle abitazioni in via Togliatti (che fine hanno fatto le ‘somme ingenti’ per risolvere il problema attraverso la programmazione di opere di sistemazione idrogeologica?);
  2. Poligono Cellina-Meduna. Misure di sicurezza e salvaguardia della salute e dell’ambiente (presenza di sostanze inquinanti oltre i limiti consentiti di cadmio, antimonio, piombo, nichel, zinco, e rame);
  3. Interrogazione consiliare urgente per quanto riguarda la costruzione della (fu) palestra di Villa d’Arco secondo cui le ditte subappaltatrici avrebbero ricevuto rassicurazioni dal sindaco Ongaro per la soluzione positiva della vicenda, e se corrisponde al vero che, in caso l’appaltatore non paghi, sarà il comune di Cordenons a corrispondere (per legge) all’onorario;
  4. Ord. del giorno sulla possibile costruzione di una centrale di biomasse in Venchiaruzzo, area SIC, senza considerare i possibili effetti sulla salute e sull’ambiente indotte dalla combustione in tale centrale;
  5. Ord. del giorno per impegnare la giunta a dare seguito all’invito regionale a provvedere e individuare i passaggi procedurali per il reperimento dei fondi per l’attuazione del Progetto dei Magredi, dopo che l’amministrazione regionale – su richiesta dell’amministrazione comunale di Cordenons – ha spostato i fondi già attivati per la messa in sicurezza della scuola elementare Duca d’Aosta.

Vanno inoltre ad aggiungersi altri documenti non presentati dal centrosinistra, in cui spicca un odg presentato dal consigliere del Pdl Biason (in disaccordo con la maggioranza), il quale chiede che in base alla situazione economica del paese, il progetto STU Makò è inverosimile in quanto l’investimento iniziale del comune è in continua svalutazione. Pertanto a suo parere:

  • il comune non ha nessun piano di rilancio per valorizzare la società;
  • la società non ha raggiunto gli obiettivi che si era prefissata;
  • la società è per il terzo anno in perdita.

Le conclusioni del consigliere sono le seguenti:

  • si impegna il sindaco ad avviare le procedure per chiudere tale società.

A tal proposito ci preme ricordare ai cittadini cordenonesi che circa un decennio fa l’allora presidente provinciale Elio De Anna (cordenonese) promise dieci milioni di euro per il Makò e per non far chiudere l’Istituto d’arte Galvani; il successore di De Anna, Alessandro Ciriani, cinque anni fa si accordò con l’allora sindaco Mucignat per finanziare con otto milioni di euro il recupero della zona.
Sono passati due lustri e le amministrazioni provinciali di destra non hanno fatto nulla, oggi la giunta di destra di Cordenons STA PER CHIUDERE IL MAKO E L’ISTITUTO GALVANI.
È UNA VERGOGNA!!!

De Anna è un assessore che non ha a cuore gli interessi di Cordenons

La notizia che la provincia di Pordenone ha intenzione di uscire dalla Stu Makò con la sua quota azionaria del 20% comprova, per l’ennesima volta, che a Ciriani non gliene importa nulla di realizzare la nuova struttura scolastica nell’area dell’ex-cotonificio per mantenere il Liceo artistico “Galvani” a Cordenons.
Pinocchio De AnnaMa che anche all’assessore regionale Elio De Anna il futuro dell’unica scuola superiore presente a Cordenons non stia a cuore non ce lo saremmo mai aspettati. Un anno fa De Anna aveva illuso, non solo il presidente della Stu, ma tutti i cordenonesi promettendo fondi europei per avviare finalmente la riqualificazione dell’ex-Cantoni costringendo così anche il riluttante Ciriani a fare la propria parte, ma, evidentemente, si trattava solo di un diversivo, della solita tattica di lanciare promesse senza costrutto. Ma da un assessore di cotanto peso politico non ci si può accontentare solo di belle parole, o di una tappa del Giro d’Italia, o di decine di migliaia di euro di finanziamento stanziate per aiutare qualche associazione locale. Soprattutto non è bello che De Anna, nelle pieghe di un bilancio regionale pieno di tagli agli enti locali, al sociale e all’istruzione, si sia ingegnato a far arrivare un finanziamento ad hoc ad una piccola associazione parasportiva locale di cui lui stesso e suo fratello fanno parte.

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Dentro la Politica che vale, fuori quella che costa

Questo modo di far politica è un danno enorme per Cordenons e per tutto il Friuli Venezia Giulia!

Per cambiare le cose basta un semplice gesto: domenica 21 e lunedì 22 aprile vota Debora Serracchiani Presidente e Cristina Manfrin consigliere.

Il futuro di Cordenons e del Friuli Venezia Giulia dipende da te. Dai peso al tuo voto, TORNIAMO AD ESSERE SPECIALI!

Ongaro è un disco rotto

Il sindaco Ongaro, quando tenta di giustificare i suoi insuccessi, dice sempre che è colpa di chi ha governato prima di lui. Ormai è come sentire il disco rotto di una canzone stonata che non piace più a nessuno. Se proprio a qualcuno vuol addossare delle colpe, si rivolga al presidente della Regione, Renzo Tondo, che, al tempo di Mucignat, resettò la quota di fondi regionali per la realizzazione della rotonda su via Prà-SME, per non parlare del taglio draconiano di ben 8 milioni di euro che erano stati destinati da Illy per il rifacimento dei tratti disastrati di via Sclavons e via Maestra in sinergia con Pordenone.
Sulla Stu Makò è inutile che il sindaco Ongaro faccia il pesce in barile: sa benissimo che il primo responsabile dell’affossamento del progetto per la realizzazione della nuova scuola “Galvani” è il presidente della provincia Ciriani. Abbia il coraggio di dire che con Ciriani è stato remissivo facendosi prendere per il naso. Le decisioni andavano prese subito pretendendo che i patti, precedentemente assunti con il centrosinistra, venissero mantenuti.
Ongaro si tolga dall’imbarazzo e ammetta che nei casi in questione le avversità sono venute proprio da amministrazioni che politicamente sarebbero dovute essere “amiche”.
Il risultato finale è uno solo: l’intera linea politica amministrativa di centrodestra, Tondo – Ciriani – Ongaro, soprattutto per Cordenons, è stata dannosa.

LE FANTASIE DI VAMPA SU PD-PDL E LA QUESTIONE MAKO’

Finalmente sulla Stu Makò anche Vampa si sveglia! Finalmente si è accorto che non basta più stare al traino dell’amico Del Pup battendo il ferro solo sulla questione della variante 30 per fare politica. Ma Vampa va oltre. Si sveglia sognando sotterranei accordi tra Pd e Pdl soltanto perchè il Pd ha preso atto dell’impegno dell’assessore regionale Elio De Anna di voler reperire fondi europei per tentare di sbloccare l’annoso problema della riconversione dell’ex Cantoni.
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FINALMENTE ANCHE DE ANNA SI MUOVE PER LA STU MAKO’

Se Ciriani sbatte la porta, De Anna prova ad aprirla

Dopo il deciso passo indietro fatto sulla Stu Makò dal presidente provinciale Ciriani, più volte ribadito sulla stampa, pare fare un passo avanti il suo predecessore Elio De Anna. Finalmente! Evidentemente, deve aver prodotto qualche effetto ai “piani alti”, la nostra polemica ingaggiata con il presidente della Provincia.

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CIRIANI VUOL AFFOSSARE LA STU MAKO’

Lettera di Gianni Ghiani al Messaggero Veneto del 9 gennaio

Il triste Alessandro Ciriani

Il presidente Ciriani ha il grande pregio di rispondere con tempestività a chiunque osi muovergli delle obiezioni, dei rilievi o delle critiche, ma ha il gran difetto di ritenere che siano sempre gli altri a raccontare balle, o a non essere al corrente sullo stato delle cose. Talvolta, invece, sarebbe il caso che facesse un po’ di autocritica. Non solo lui, a dire il vero, ma tutto il centrodestra cordenonese e provinciale dell’ultimo decennio, visto che dal predecessore Elio De Anna all’attuale presidente Ciriani è stato un continuo rincorrersi di promesse e smentite sull’impegno della Provincia a dare il suo fattivo contributo per la ristrutturazione dell’area dell’ex-cotonificio Cantoni.

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CIRIANI SULLA STU MAKÒ E LA NUOVA SCUOLA FA L’ONDIVAGO

Lettera di Gianni Ghiani al Messaggero Veneto del 7 gennaio

Intervengo a seguito della replica che il presidente Ciriani, con piccata puntualità ha inviato al concittadino Ubaldo Muzzatti, del quale a molti sono note la preparazione e la capacità di giudizio. Visto che non è la prima e temo nemmeno l’ultima volta che interverrò sulla vicenda, voglio ricordare che da ben due anni Alessandro Ciriani giura e spergiura che il suo impegno e quello dell’ente da lui presiduto sulla Stu Makò è fuori discussione. A più riprese ha dichiarato che la nuova sede del Liceo artistico di Cordenons si farà nell’area dell’ex-Cantoni e i soldi (per quanto posticipati al 2013) sono certi e messi a bilancio.
Improvvisamente veniamo a sapere, all’inizio del 2012, dal medesimo presidente, che non ha più senso edificare una scuola in quel “deserto dei tartari” che è l’ex cotonificio. E no, adesso basta essere presi in giro. Che dopo aver subito le promesse mai mantenute dell’ex-presidente Elio De Anna adesso ci si metta pure il suo successore ad emularlo non lo si può permettere.

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