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Il FVG come gli USA di Obama

di Lodovico Sonego

Martedì 16 febbraio il Presidente degli Stati Uniti ha lanciato un piano federale per colmare il digital divide entro dieci anni portando una banda larga di 100 megabit/sec. in cento milioni di famiglie. Il presidente vuole anche un collegamento da un gigabit/sec. (in una scuola, un ospedale, in municipio) in ogni comunità. La banda larga è il sistema di apparati e di reti prevalentemente in fibra ottica- che consentono di inviare e ricevere via internet grandi quantità di informazioni per secondo. Il Presidente Obama vuole in questo modo che il suo paese diventi leader mondiale della information and communication technology (ICT) e possa riprendere con vigore la strada della crescita economica. Così Obama desidera anche migliorare il livello di istruzione e di protezione sociale.

Sono gli obiettivi del programma regionale ERMES (Excellent Region in a Multimedia European Society) varato dalla giunta Illy nel 2006. Si tratta del più forte programma italiano di investimenti in banda larga con una consistente rete di dorsali in fibra ottica. L’obiettivo di ERMES è 100 megabit/sec. per tutte le famiglie e le imprese della regione entro il 2011 ma la rete in fibra consente già ora di andare più su trasmettendo 10 gigabit/sec. estensibili a 100. In Giappone si sta sperimentando l’uso della fibra con un terabit/sec.
A febbraio 2008 la giunta Illy aveva complessivamente stanziato 120 milioni di euro per le infrastrutture di banda larga progettando e appaltando lavori per decine di milioni. Con Tondo il programma ERMES è fermo eppure le risorse non mancano, c’è anzi persino la beffa di zone della regione senza ADSL nelle quali è però presente la fibra installata dalla giunta Illy che nessuno può usare perché la rete non viene messa in servizio.

Il convegno “DOVE VA PORDENONE” svoltosi nel capoluogo lo scorso 25 febbraio ha consentito un approfondito dibattito sulla natura delle difficoltà economiche della provincia e del Friuli Venezia Giulia, nonché sulle azioni da avviare per ritrovare la strada della crescita. Tutti gli intervenuti hanno sottolineato l’esigenza che i governi svolgano una azione anticiclica, ciò vale anche per il governo regionale.

Il convegno ha sottolineato che una delle azioni essenziali per consentire al Friuli Venezia Giulia di riprendere la strada dello sviluppo economico, ma anche per migliorare la qualità della vita civile e culturale, è garantire a tutti la banda larga a 100 megabit/sec.

Chi desiderasse approfondire i contenuti della proposta di Obama può farlo consultando il sito della Casa Bianca.

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Quando la legge è uguale per tutti… tranne per gli immigrati

Finanziaria «discriminatoria». Per questo il governo Berlusconi ha impugnato il bilancio regionale e sotto la lente è finita la norma sul welfare voluta dalla Lega nord. Il comma 51 dell’articolo 9 a Roma non è piaciuto. Dispone che «hanno diritto ad accedere agli interventi e ai servizi del sistema integrato tutti i cittadini comunitari residenti in regione da almeno 36 mesi».

Ora il governo nazionale contesta la Finanziaria 2010 (la legge 24 approvata dal consiglio regionale del dicembre 2009). «La norma regionale – si legge nell’impugnativa del Governo – pone delle discriminazioni in materia di godimento di determinate prestazioni sociali con riguardo ad alcune categorie di cittadini, senza adeguata motivazione». Secondo l’esecutivo nazionale si tratta di una «ingiustificata discriminazione» che viola i diritti fondamentali riconosciuti dalla Costituzione dagli articoli 2 e 3, e una lesione dell’articolo 38 della Carta, che garantisce l’a ssistenza sociale a ogni cittadino sprovvisto dei mezzi necessari per vivere; ancora, una violazione dell’articolo 97 perchè «non assicura il buon andamento e l’imparzialità della pubblica amministrazione».

«L’impugnazione – commenta Debora Serracchiani, segretaria Fvg del Pd – era un atto dovuto del Governo che non deve trarre in inganno, perché questo sembra solo l’ ultimo episodio di un gioco delle parti tutto interno al centro-destra. Le contraddizioni che continuamente si evidenziano tra la Lega e il Pdl, per tacere delle umiliazioni che sopporta l’Udc, dimostrano quanto sia fittizio il collante politico che regge la maggioranza regionale e quanto invece sia reale solo l’accordo di potere. Mi attendo da un giorno all’altro la prossima “ provocazione” leghista, ma mi chiedo se e fino a che punto debba essere portata in basso la dignità delle istituzioni regionali – conclude Serracchiani –, perché mai avrei pensato che la maggioranza del nostro Consiglio regionale avrebbe approvato una legge censurata col marchio del razzismo».

Una frecciata agli alleati Fvg arriva da Angelo Compagnon, segretario regionale dell’Udc. «Auspico che la maggioranza regionale promulghi leggi meglio approfondite, in modo da evitare situazioni di grave imbarazzo politico. Questa non è la prima volta che il Governo impugna leggi regionali. Da parlamentare d’o pposizione, ma anche da segretario di questa maggioranza, dico che è necessario stare attenti ed evitare impugnazioni, che non sono mai prevenute, ma sono sicuramente frutto di un approfondimento. È auspicabile che in futuro si promulghino leggi meglio approfondite, in modo da evitare di trovarci – conclude Compagnon – in queste situazioni di grave imbarazzo politico».

«L’impugnazione del governo – attacca il sindaco di Udine Furio Honsell – ha infranto un certo tipo di pensiero fortemente discriminatorio che si stava affermando in Regione. È una sonora sconfitta per tutta la maggioranza perchè la Finanziaria è la legge più importante e qualificante per qualsiasi maggioranza. Insieme a tutti i rappresentanti dell’opposizione regionale avevamo denunciato per primi, con un’azione corale e condivisa, l’i ncostituzionalità di quella norma. E personalmente il 18 febbraio scorso avevo scritto una lettera al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi».

Idv, con il consigliere regionale Enio Agnola, chiede alla maggioranza di non assecondare più le richieste leghiste. «È ora di finirla di danneggiare l’immagine della regione per rincorrere le fissazioni della Lega», sostiene Agnola. Per Gianfranco Moretton, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, il limite dei tre anni di residenza va cancellato.

«Tondo torni subito in Aula per cancellare la norma discriminatoria e chieda scusa – dice Moretton – a tutte quelle persone che, a causa del fortissimo condizionamento posto dalla Lega, hanno dovuto subire psicologicamente e concretamente gli effetti di quell’a rticolo. Se lo farà, dimostrerà che la nostra Regione è terra ospitale e accogliente che non discrimina. Se seguirà questa logica impostazione, dimostrerà intelligenza e capacità di riconoscere errori madornali, ancorché fatti sotto la minaccia della Lega Nord e del suo segretario».

Approvato un bilancio difficile senza aumentare le tasse

di Francesco Venerus

Lunedì sera, 22 febbraio, il Consiglio Comunale di Cordenons ha approvato il Bilancio Previsionale per il 2010, con i voti della maggioranza che anche in questa occasione si è dimostrata molto coesa e responsabile.
“E’ stato sicuramente il Bilancio più complicato da preparare, perché i grossissimi tagli operati dalla Regione per oltre 900 mila euro fanno mancare risorse vitali per una comunità di quasi 20 mila abitanti.”
Non è solo l’Amministrazione di Cordenons che si lamenta di questi tagli; è tutto il sistema dei Comuni d’Italia che lo fa per bocca del suo organismo di rappresentanza, l’ANCI, che da sempre ha collaborato con i Governi Nazionali e Regionali per trovare le soluzioni più opportune e che invece quest’anno la Giunta Tondo ha preferito non consultare, forse perché “quello che avevano da dire era scomodo?”.
Sta di fatto che il Comune è l’Ente più vicino ai cittadini e che in questo periodo di difficoltà economica vede drammaticamente crescere il numero di coloro che vi si rivolgono per chiedere aiuto, ma se le risorse vengono tagliate le risposte saranno sempre più insoddisfacenti!
Perché non si sono operati tagli consistenti in altre direzioni?

Su “Il Sole 24 Ore” di lunedì 25 gennaio è riportato un intervento di Angelo Rughetti, Segretario Generale ANCI: “Rispetto all’andamento delle varie componenti della Pubblica Amministrazione, la finanza dei Comuni presenta significativi risultati di miglioramento dei conti pubblici. Lo confermano dati ISTAT: i Comuni hanno migliorato il proprio deficit di 2,5 miliardi di euro dal 2004, pari a circa la metà del deficit complessivo. Il contributo al miglioramento dei conti pubblici offerto dai Comuni è stato ben superiore al peso del comparto sul totale della Pubblica Amministrazione (calcolabile tra il 5 e il 10%).”
Quindi i comuni hanno già dato molto. Ci si aspettava che adesso si pretendesse da altri Enti (ministeri, regioni, province….), invece si continua a chiedere sacrifici sempre agli altri, sempre agli stessi. Anche se sono quelli più vicini ai bisogni dei cittadini!!

Non si tratta di essere “piagnucolosi” come ha detto il consigliere Grizzo, in evidente mancanza di argomentazioni serie per contestare il bilancio. I dati sono evidenti: solo la minoranza del Consiglio Comunale di Cordenons non se ne accorge, perché non ha speso una parola per denunciare questa situazione. Come non ha speso una parola per riconoscere che a Cordenons non ci saranno aumenti di tasse ma anzi una riduzione a favore dei redditi sotto i 10.000 euro (si tratta di 1.200 contribuenti che non pagheranno addizionale IRPEF). Invece i comuni di Sacile, Fiume Veneto, Fontanafredda per citarne alcuni, hanno aumentato la pressione fiscale. Sono comuni di centro destra.
L’aver evitato l’aumento dell’imposizione fiscale senza ridurre i servizi nel sociale rappresentano il risultato più importante e straordinario, raggiunto con risparmi e razionalizzazioni negli altri capitoli di bilancio. Ma anche con l’aumento dei controlli per il recupero delle tasse non pagate dai contribuenti “E’ un fatto di responsabilità civica e di rispetto verso la stragrande maggioranza di cordenonesi che pagano le tasse in maniera corretta e puntuale. Non è giusto che un comune sia in ritardo di 5 anni nel recupero delle situazioni irregolari. Eppoi vogliamo cercare di dimostrare che se tutti pagano regolarmente, ne beneficeranno tutti i contribuenti. Perché potremmo riuscire ad applicare il motto “Pagare tutti per pagare meno”, se la Regione ristabilirà trasferimenti congrui”.

Nel capitolo degli investimenti, la minoranza ha rimproverato la mancanza di coerenza perché abbiamo deciso di vendere il patrimonio e fare debiti.
“Non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere. Il ragionamento è molto semplice: la giunta Del Pup non era in grado di farsi dare contributi dalla Giunta Tondo (stesso colore politico!!) e quindi ha dovuto vendere patrimonio e fare mutui spesso senza l’abbattimento degli interessi. La Giunta Mucignat ha avuto grossi contributi dalla Giunta Illy (oltre 6 milioni). Adesso che Tondo ha chiuso i rubinetti verso le amministrazioni non amiche (“Cordenons ha già avuto abbastanza ha detto in Consiglio Comunale il consigliere De Anna” dimostrando ben poco attaccamento al bene del suo paese) è necessario sacrificare patrimonio (vendita di parte delle azioni ATAP) pur di realizzare opere strategiche per Cordenons, come il collegamento con la SS 13 in cui la Regione è diventata assente malgrado gli impegni presi.

Francesco Venerus
Assessore al Bilancio e programmazione finanziaria

Tanti timori e poche speranze per la finanziaria di Tondo!

Con la finanziaria appena varata Tondo non ha nulla da compiacersi ma piuttosto dovrebbe occupare questi giorni per togliere tutti quei “buchi neri”, che sono tanti, per fornire chiarezza e prospettiva laddove si preannuncia l’utilizzo di alcuni introiti ma non si definisce né come, né quanto e per quale fine.

Ma, andando per ordine, la più criticabile è la scelta su medio credito. E’ bene sapere che si vende un gioiello di famiglia per realizzare qualche cosa che non da certezza di ritorno. Mi spiego meglio. Investire sull’aeroporto, dando una pennellata di nuovo alla struttura, senza creare sinergie, acquisizioni di nuove rotte e comunque tutto ciò che serva a incrementare il movimento per creare sviluppo, serve a ben poco. A noi non è stato detto esserci già in agenda o attivato un progetto in attuazione a questo scopo. Parlando poi del potenziamento trasporti stico non ci è dato conoscere in che direzione, con quale finalità e scopo, per avere quale beneficio certo. Inutile dire che investire senza la valutazione del tornaconto e del ritorno in prospettiva è, altamente, rischioso. E comunque, odora solo di “furbesco”. Ciò perché significa avere libertà di scelta di azione senza un impegno preciso e ben delineato; ovviamente per non avere critiche e richiami sui tempi.

Bene sarebbe stato invece annunciare i progetti, definire gli scopi e indicare in prospettiva i futuri vantaggi sia di carattere economico, che di sviluppo. Solo così poteva trovare ragione se non condivisa ma meno critica di vendere il più bel gioiello di famiglia. Altro punto poco chiaro e men che meno definito, riguarda la citata “fiscalità di vantaggio”, in cui si preannuncia un utilizzo ma non si definisce quanto a chi, con quale finalità e perché. Dunque, troppa libertà di poter scegliere all’ultimo momento e nessun impegno, che faccia pensare o vedere, in prospettiva, un qualche sviluppo verso il mondo economico e sociale. E come sempre, con la furbizia di non prendere impegni precisi! E’ evidente che si sceglie “l’attendismo” e ciò non aiuta certo le nostre imprese né la speranza di agire e intervenire per aiutare le grosse difficoltà derivanti da questa crisi, ma soprattutto a far sperare e credere che si sta facendo qualcosa per uscirne. La disoccupazione esistente e quella nuova conseguente dalla chiusura di varie partite IVA sembra non preoccupare Tondo, considerato che, in questo senso, non vi è nella finanziaria approvata alcun accenno di intervento immediato. Del resto Tondo pur nell’imperversare nella crisi globale che ci stava investendo, dichiarava di non esserci problemi nella nostra Regione. E, con i fatti, pare continui a crederlo o a illudersi per illuderci. Ognuno di noi potremo essere disposti ai sacrifici che ci chiede Tondo se fosse possibile individuarne la necessità e la certezza che sono utili per un rilancio economico e di sviluppo; che sono utili ma che saranno temporanei; che sono utili perché le finanze regionali sono ben investite e comunque strettamente collegate a un programma e non all’improvvisazione! Tondo, varata questa finanziaria, ha tutto il tempo per dare queste risposte quando passate le feste e bruciati i falò, potremo leggere insieme ai buoni auspici una concreta e responsabile amministrazione della nostra Regione.

Gianfranco Moretton, capogruppo PD regionale

QUEL CHE SONEGO AVEVA GARANTITO, DE ANNA HA TOLTO

Anche Pletti, segretario dell’UDC di Cordenons, si aggiunge al coretto che imputa al sindaco Mucignat di fare il piagnisteo sul mancato finanziamento regionale per la viabilità della Città.

Francamente dispiace. Dispiace che l’UDC manchi di obiettività visto che in Consiglio comunale i suoi rappresentanti più volte hanno posto l’accento sulla necessità di mettere più risorse per asfaltare le vie cittadine. Come negare, allora, l’urgenza di completare i due principali assi viari di Cordenons sapendo che la giunta Illy nel 2006 aveva già destinato 4 milioni di euro per via Sclavons fino a tutta via Piave e altri 4 milioni per ultimare tutta la tratta di via Maestra?

Siamo o non siamo la settima cittadina della Regione e la terza in Provincia di Pordenone?

Sinceramente fatichiamo a credere che nemmeno una delle due opere potesse essere considerata una priorità per la Giunta Tondo. Una cosa è certa: Sonego è stato capace di far pesare in Regione le giuste ragioni di Cordenons (anche in una logica di conurbamento) stanziando 8 milioni di euro, mentre De Anna quei fondi ha permesso che venissero revocati per dirottarli altrove (il suo voto a favore in giunta regionale è un fatto inequivocabile).

Mucignat ha posto il dito sulla piaga e a dolersene sono tutti i cittadini di Cordenons che si vedono scippati di fondi che sarebbero ben spesi per mettere in sicurezza ciclisti e automobilisti nei due assi viari più frequentati in assoluto dai cordenonesi e non solo. Purtroppo il problema è solo di pura speculazione politica: fare lo sgambetto al centrosinistra anche se può diventare un autogol. Peccato che manchi il senso di corresponsabilità per il bene dei cittadini a cui spetterà, peraltro, il giudizio al momento del voto.

Giovanni Ghiani, Segretario circolo Pd di Cordenons