di Sandrino Della Puppa
La levataccia a notte fonda per giungere a Roma in tempo per partecipare alla Convenzione Nazionale del nostro partito è stata ampiamente ripagata dalle emozioni vissute in quella sala stracolma di un albergo alla periferia di Roma, dove i delegati provenienti da tutta Italia hanno dimostrato di vivere con passione e convinzione la costruzione del partito.
E’ stata anche l’ennesima dimostrazione di come a volte la base sia più convinta dei propri dirigenti della bontà del cammino che abbiamo intrapreso.
Poco importa che il più applaudito sia stato Franceschini. E’ lui infatti che ha fatto il discorso più appassionato. In realtà i delegati hanno applaudito tutti e tre i candidati perchè ovviamemente tutti e tre dicono, pur con diverse sfumature, cose condivisibili da tutti gli iscritti.
E sono stati apprezzati per le loro specificità e le loro proposte. Sono convinto che Bersani sarebbe un ottimo primo ministro, Marino un ottimo ministro della Salute e Franceschini il più adatto a fare il segretario (sono di parte).
Gli applausi più lunghi li hanno ricevuti Napolitano e la Rosi Bindi (per la quale c’è stata una autentica standing ovation).
Poteva essere un rito noioso questa convenzione prevista da uno statuto complicato. Si è trasformato in un momento di condivisione appassionata e partecipata (se volete anche solo emotivamente) di un progetto che avrà, sono convinto, vita lunga.
E che non sarà facile, ma ci sarà.
Siamo tornati a casa, noi delegati friulani, alcuni di Bersani altri di Franceschini, uno di Marino, senza diffidenze e contrapposizioni, convinti che chiunque sia il segretario prescelto sarà il segretario di tutti.
Sandrino Della Puppa delegato, per un giorno, alla Convenzione Nazionale