Mentre ogni giorno di più lievitano i costi per l’accoglienza della 10° tappa del Giro d’Italia, il sindaco Ongaro sembra disinteressarsi completamente dei costi non solo economici, ma anche di credibilità che il Comune di Cordenons sta sostenendo per la mancata risoluzione della vicenda riguardante il Macello comunale.
E’ da oltre un anno e mezzo che l’amministrazione in carica sta menando il can per l’aia, lasciando sulla graticola un imprenditore che ha investito del suo (e non poco) per assicurare un servizio di macellazione di qualità e con lui una dozzina di dipendenti il cui futuro viene lasciato nella totale incertezza. E’ inaccettabile che la giunta non abbia ancora deciso cosa fare dopo che la questione è stata più volte discussa in consiglio comunale. Peraltro una dichiarazione dell’assessore Gardonio chiariva che entro la fine di aprile sarebbe stata indetta una nuova gara d’appalto. Invece ora si paventa una marcia indietro. Basta! E’ vergognoso che tutto rimanga nel limbo per l’incapacità di un sindaco che ha paura anche della sua ombra. La misura è ormai colma. Perciò sul Macello abbiamo interessato anche il neo assessore regionale alle Attività Produttive, visto che le conseguenze di questo grave stallo amministrativo ricadono su un’intera filiera produttiva la cui scala è provinciale. Contemporaneamente rinnoviamo al sindaco e alla sua giunta l’invito a dimettersi quanto prima perché Cordenons non ne può più di un tale malgoverno.